Gli Eugenia Post Meridiem sono una delle band esordienti più interessanti di quest’anno. Dopo aver passato l’estate in tour (noi li avevamo apprezzati al Magnolia per Unaltrofestival), hanno pubblicato il loro primo album, In Her Bones, un sorprendente mix di folk, soul e post rock con echi psichedelici che evidenziano la profonda voce di Eugenia. Li abbiamo incontrati per parlare del loro esordio.

QUANTO VI SENTITE HYPFI? CIOÈ, FATE MUSICA TRISTE MA SIETE PERSONE FELICI?
Siamo forse segretamente tutti e quattro un po’ malinconici, tuttavia in generale ci consideriamo persone il cui umore varia tanto quanto il mood dei pezzi.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL VOSTRO ESORDIO, IN HER BONES? E PERCHÉ?
Il pezzo più triste è quello che potrebbe sembrare meno tale, Midday Sun: è un pezzo schizofrenico, quasi disperato.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
Il brano più felice è forse Anjos, che riflette sul benessere quasi fisico, palpabile, dei grandi ideali, ma vissuti da vicino, di libertà e bellezza nella poesia.

IN CHE MODO LA VOSTRA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Se riuscissimo a coinvolgere l’ascoltatore nel mood dei brani, che sia felicità o tristezza, credo che potrà ritenersi felice perché si identificherà, e di conseguenza anche noi saremo ancora più felici.

QUALI SONO LE VOSTRE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Joy Is Sorrow Unmasked di Roy Hargrove, Nude dei Radiohead, Place to Be di Nick Drake

Ecco In Her Bones:

La band ha anche annunciato le prime date del tour:

12.10 – Pergine Valsugana (TN) – Foyer del Teatro
25.10 – Putignano (BA) – Coopera
27.10 – Carpi (MO) – Mattatoio
28.10 – Cremona – Osteria del Fico
22.11 – Milano – Linecheck Music Festival
21.12 – Ravenna – Bronson
27.12 – Milano – Circolo Ohibò
29.12 – Pordenone – Capitol @ Pop Festival
16.01 – Groningen (Netherland) – Eurosonic Festival

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