Avevamo già conosciuto Eakos, cantante milanese tra rap, R&B, funk e uk garage, con il singolo Chiuso nel cubo. Oggi lo ritroviamo con Lacrime di sangue, un EP con cui conclude il suo viaggio introspettivo alla ricerca di risposte alle proprie domande esistenziali, prendendo posizione in una società che ci vuole sempre più distaccati dalla cosa realmente importante della vita: la ricerca di un equilibrio interiore. Ne abbiamo parlato con lui.
QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Ciao ragazzi, quanto mi sento HypFi? Il giusto: sono tendenzialmente una persona felice con dei pensieri intrusivi ogni tanto, penso come ogni altro essere umano. A differenza di altri probabilmente riesco a liberarmene solamente scrivendo. Le canzoni sono tristi ma speranzose allo stesso tempo.
QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO ALBUM, LACRIME DI SANGUE, E PERCHÉ?
La canzone più di triste del mio nuovo EP Lacrime di sangue è sicuramente Nebbia, perché racconta la storia di una persona che ogni tanto crolla e non crede più nelle certezze che pensava di avere fino a poco prima.
E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
La canzone più felice è sicuramente Lacrime di sangue, sebbene il titolo sia di dubbia comprensione, basta un ascolto per comprendere quanto sia più “open” rispetto agli altri brani.
IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Penso che la musica potrebbe rendere felice chi l’ascolta se è possibile immedesimarsi. Triste o felice che sia una canzone, se ti senti in qualche modo compreso, automaticamente ti senti anche meno solo.
QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
La mia top 3 canzoni tristi di sempre è Crash di Eden, All’ultimo respiro dei Club Dogo e Lonely Day dei System of a Down.
Ecco Lacrime di sangue:
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