Tra le onde è l’EP d’esordio di Cavalera: sei tracce scritte durante la pandemia che si ispirano alla musica anni 90 a cui il cantautore livornese si sente molto legato, con un sound moderno e influenze musicali in continua evoluzione. “Tra le onde nasce dall’esigenza di condensare e riportare in musica alcuni cambiamenti successi negli ultimi anni della mia vita. In particolare, vuole raccontare le conseguenze dell’amore, citando un famoso film con Toni Servillo. Racconta di una fine ma anche di un nuovo inizio”. Così presenta l’EP Cavalera, e ne abbiamo parlato con lui.

QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Iniziando dalla domanda più personale, mi verrebbe da rispondere con un’altra domanda: che cosa si intende per felice? Però odio chi risponde alle domande con una domanda quindi, in generale mi sento di poter dire di essere una persona felice perché ho fiducia negli altri. Per quanto riguarda la musica penso di fare una musica triste nel senso più “magico” del termine. Non vedo la tristezza come un sentimento con un accezione unicamente negativa, come viene utilizzata più comunemente. Ma come l’inizio di una strada che porta alla felicità. In questo senso la mia musica può essere un continuum tra queste due dimensioni contrastanti, ma allo stesso modo complementari.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO EP, TRA LE ONDE, E PERCHÉ?
In linea con quanto detto in precedenza, penso che la canzone più triste del mio EP sia Anni. Anni è una canzone a cui tengo molto perché parla del mio legame indissolubile con la musica.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’EP?
Penso la canzone più felice sia Soli. Soli rappresenta un percorso, in particolare un tornare a vedere il mondo con occhi diversi e per questo penso sia la migliore un sentimento complesso come la felicità.

IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Penso che la musica (e in generale le forme d’arte) sia la cosa più vicina a cogliere il significato più profondo della felicità. In particolare Tra le onde è un viaggio dentro quelle che ero, quello che sono e che, senza dubbio, sarò. Tra le onde è una piccola parte del mio essere, anche felice, che condivido con gli altri e penso che, aprirsi agli altri sia il primo passo per riuscire ad essere davvero felici. Poi, come spesso si dice, la felicità è contagiosa.

QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Le mie tre canzoni tristi preferite? Vorrei dirne di più, ma se proprio devo scegliere direi: Foto di Enzo Carella, Sfiorivano le viole di Rino Gaetano, Baby Blue di King Krule.

Ecco Tra le onde:

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