Cheriach Re è una cantautrice comasca, chitarra e voce, melodia e istinto, che avevamo conosciuto tempo fa con il singolo Farfalle. Le sue canzoni raccontano diverse esperienze umane e sociali, in chiave intima e sincera. Radici è il suo nuovo EP e parla di tutto ciò che ci lega al mondo, un viaggio indie-folk alla scoperta delle proprie origini e del proprio modo di relazionarsi agli altri. Cinque canzoni dal cuore acustico e dall’arrangiamento minimale, una corteccia sottile ma solida che ne protegge la linfa vitale. Ne abbiamo parlato con lei.

QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
La parola Felice mi spaventa ma sicuramente sento di riuscire a vivere in modo sereno la mia vita, con alti e bassi. Sicuramente sono una persona molto malinconica ma per fortuna riesco a canalizzare tutta la mia emotività nelle canzoni!

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO EP, RADICI, E PERCHÉ?
Per sonorità e per significato sicuramente la canzone più triste è Puchukay. perché è un brano molto personale e se vogliamo dirla senza filtri è dedicata a mia madre, scomparsa piuttosto prematuramente a causa di una malattia invalidante. La canzone è una sorta di preghiera per conservare uno spicchio di vita e di eredità famigliare attraverso il suo ricordo.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’EP?
Forse la canzone più felice è Conoscersi, anche se dal testo potrebbe sembrare il contrario. Lo considero un brano che racconta in modo ironico la difficoltà di avere a che fare con se stessi senza abbattersi, ma anzi continuando a perseverare e andare oltre i propri limiti con un fare un po’ beffardo.

IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Spero che le mie canzoni possano trasmettere un senso di vicinanza e confidenza e quindi immagino che le persone ascoltandole possano sentirsi accolte e che questo trasmetta loro un senso di serenità.

QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Vale se ne dico quattro? Rejoice di Julien Baker, All Waters di Perfume Genius, Ci sono molti modi degli Afterhours e Il diavolo di Maria Antonietta (se ascoltata live ancora di più).

Ecco Radici:

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