Caspio è un cantante romano, che oggi vive a Triste, di cui avevamo già presentato singoli come Mai e Domani. Oggi ascoltiamo Cinico, un brano di stampo rock anni 90 che riflette sulla nostra incapacità di dire di no a un mondo che sembra volersi prendere tutto di noi: il tempo, lo spazio, il futuro.
Insieme al suo singolo, è lo stesso Caspio a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Cinico:
“Scegliere 10 canzoni tristi del cuore è stato difficile. Adoro la musica triste e ho fatto fatica a scegliere, anche perché avrei messo subito 10 tracce dei The National ma così rischiavo di essere particolarmente monotono”.
Massive Attack – Teardrop
Mi ricordo quando è uscita: magia allo stato puro soprattutto grazie alla voce di Elizabeth Fraser dei Cocteau Twins. Dicono che lei abbia inciso la sua parte poco dopo aver saputo della morte del suo ex, Jeff Buckley. Non poteva che uscirne un capolavoro di tristezza.
Bon Iver – 715 – CRΣΣKS
Fa parte di quell’album incredibile di Bon Iver. Solo voce e vocoder, composto in Grecia, luogo in cui era convinto di poter sistemare le idee ma in cui, invece, è enormemente peggiorato il suo stato depressivo. Ogni volta che la ascolto mi immagino lui, seduto sulla panca di qualche ristorante “trappola per turisti”, chiuso, a novembre. Tristezza.
Smashing Pumpkins – Disarm
In questo pezzo ci sono i traumi infantili, le relazioni familiari e le insicurezze di Zio Billy Corgan. Non aggiungo altro.
The National – Bloodbuzz Ohio
Non posso essere amico di una persona a cui non piacciono i The National. Forse questo più che triste è un brano nostalgico ma è una meraviglia e, alla fine, la nostalgia un po’ somiglia alla tristezza.
Nirvana – Dumb
Ci sono diverse interpretazioni di questo brano. Per qualcuno è una critica alle persone che fanno delle vite banali ma che riescono comunque ad essere contente di quello che hanno, per altri rappresenterebbe le sensazioni che Kurt provava sotto l’effetto delle droghe pesanti. Ad ogni modo, Dumb parla di una ricerca triste della felicità.
Daughter – Youth
Questo brano dei Daughter l’avrò ascoltato centinaia di volte. Giovinezza vuol dire tante cose: crescere, prendersi dei rischi spesso stupidi, sentire per la prima volta determinate emozioni, farsi del male. E con questo pezzo, Elena Tonra, il male lo fa a me.
Radiohead – High and Dry
Cosa c’è più triste di vendere la propria anima per la carriera, il lavoro, il successo? Tante altre, ovviamente, ma di sicuro anche questa canzone lo è. D’altronde i Radiohead sono garanzia di tristezza. Di quella tristezza che poi un po’ ci piace.
Bran Van 3000 – Drinking in L.A.
Questo pezzo lo adoro, mi fa venire ancora la pelle d’oca. Sì, esattamente Drinkin in L.A. dei Bran Van 3000. All’epoca non sapevo di cosa parlasse eppure la sensazione è sempre rimasta la stessa. Il brano racconta la storia di ragazzi di 26 anni, sempre sbronzi, che vivono una vita non standard nonostante conoscano le possibili conseguenze di questa scelta. Il significato? Meglio perdersi piuttosto che seguire la strada degli altri.
Coldplay – The Scientist
Non sono un grande amante dei Coldplay però questo pezzo l’ho sempre trovato stupendo. Tutti noi almeno una volta avremmo voluto ricominciare dall’inizio. Racconta di un amore matematizzato, di un cinico tentativo di ridurlo a leggi della fisica, a calcoli numerici, che però “do not speak as loud as my heart”.
Sigur Ros – Hoppìpolla
Io, di solito, evito le pozzanghere ma se ho bisogno di un po’ di sana tristezza so che posso tuffarmi in quelle islandesi dei Sigur Ros.
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