I Lontano da qui sono un trio composto dalla cantante toscana Elisa Castells e dai chitarristi romani Matteo Uccella e Michele Bellanova, che ha esordito nel 2017 con l’album omonimo. Ora tornano con il loro secondo lavoro, intitolato Senza fare rumore, in cui ognuno dei tre ha messo a nudo le proprie fragilità e le proprie paure, andando a scavare nei ricordi e negli amori del passato, unendo gli elementi folk che hanno caratterizzato tutta la prima produzione del gruppo a sonorità più moderne ed elettroniche. “Senza fare rumore è energia acustica ed elettronica, è la condivisione di sentimenti profondi, è un cammino che dal passato ci porta a ballare su strade nuove con paura, con incoscienza, in punta di piedi”: ne abbiamo parlato con loro.
QUANTO VI SENTITE HYPFI? CIOÈ, FATE MUSICA TRISTE MA SIETE PERSONE FELICI?
La nostra musica è molto energica e talvolta tratta temi tristi, ultimamente siamo molto riflessivi ma non siamo persone tristi… più che altro potremmo dire nostalgiche.
QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL VOSTRO ALBUM, SENZA FARE RUMORE, E PERCHÉ?
Il brano più triste è Squalo bianco perché parla dei momenti difficili del passato che possono segnare una vita intera lasciando cicatrici indelebili.
E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
Il brano più felice è Gomitoli, perché parla della gioia del liberarsi dai troppi pensieri che troppo spesso ci offuscano la mente.
IN CHE MODO LA VOSTRA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Trasmettendo energia e voglia di ballare grazie al ritmo incalzante di alcuni brani dell’album.
QUALI SONO LE VOSTRE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Hotel Supramonte di Fabrizio De André, Felicità di Lucio Dalla e While My Guitar Gently Weeps dei The Beatles.
Ecco Senza fare rumore:
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