I The Hot Blood Spirit sono una band pugliese, con la voce di Martino Checchia: tra folk, rock, fino quasi al punk, cantano storie cariche di malinconia, raccolte nel loro album d’esordio, Tales from Dirty Road. Ne abbiamo parlato con loro.

QUANTO VI SENTITE HYPFI? CIOÈ, FATE MUSICA TRISTE MA SIETE PERSONE FELICI?
Per quanto mi riguarda sono una persona che ha sofferto nella vita, ma sono attualmente sereno anche se come tutti affronto le insidie e i problemi della vita. “Felice”, secondo me, è una parola grossa, un po’ utopica perché nessuno è sempre felice al 100%, anche se tutti dobbiamo sempre cercare di esserlo. Diciamo che ho la forza e la serenità interiore per affrontare la vita.

QUALE È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL VOSTRO ALBUM, TALES FROM DIRTY ROAD, E PERCHÉ?
La canzone più triste dell’album è The California Crossroads anche se il termine triste è riduttivo. The California Crossroads, riprendendo il termine che viene dal folklore blues, è un vero e proprio inferno interiore dove l’uomo perde la speranza perché si accorge di essere egli stesso l’impedimento alla propria salvezza e felicità. Eppure questa è una canzone che lancia messaggi di speranza: infatti descrivendo questo luogo interiore vuole dire: “Fermo un attimo, ti trovi in questa condizione? Allora sappi che si esce anche da tutto questo, lotta contro te stesso e ce la farai”. Essendo la canzone autobiografica, io sono un testimone di ciò che dico nella canzone, cioè che si viene fuori anche da questo sperando!

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
La canzone più felice a dispetto del nome è El baile de los Muertos. Musicalmente è un brano che si avvicina allo stile di Ritchie Valens e rappresenta un vero e proprio inno alla reazione. Tutti siamo un po’ morti dentro per problemi e pensieri diversi, ma siamo anche forti, quindi vogliamo ballare e balleremo. Non esiste persona che balla completamente sgombro da problemi e pensieri, forse solo i bambini. Tuttavia anche noi adulti reagiamo, ci distraiamo e ci divertiamo.

IN CHE MODO LA VOSTRA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
La nostra musica vuole dire alla gente di reagire, di sperare ed è un atto d’amore in quanto tramite una storia vera lancia questo messaggio: “Non c’è ostacolo che la tua volontà non possa superare”. The Hot Blood Spirit del resto è uno spirito dal sangue caldo e spirito significa forza vitale, generatore di vita.

QUALI SONO LE VOSTRE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Io credo che una canzone triste sia sempre un aiuto per la gente, può farti sfogare, piangere, riflettere, oppure solo accompagnarti quando sei un po’ giù. Quelle che prediligo sono le seguenti: People Help the People nella versione di Cherry Ghost, A Wonderful World nella versione di Zucchero e Nessuno tocchi Caino di Enrico Ruggeri e Andrea Mirò.

Ecco Tales from Dirty Road:

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