Cantautrice e producer, Anna Soares ha pubblicato il suo secondo album, Dionysus, in cui l’elemento sperimentale, sempre presente nella sua musica elettronica di matrice future garage, va ad incontrarsi con un cantautorato che non dimentica di strizzare l’occhio a melodie e vocalità pop. Nove canzoni che vanno a creare un percorso spirituale verso il basso, toccando i luoghi più oscuri dell’esplorazione di sé. Ne abbiamo parlato direttamente con lei.

QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Più che triste definirei la mia musica introspettiva e cervellotica. Si può scavare nell’animo umano senza obbligatoriamente rendere il tutto drammatico: in questo senso trovo sia illuminante l’idea di trovare la felicità all’interno del percorso stesso, più che in uno stato che va raggiunto e successivamente mantenuto. Ecco, sono felice dei miei percorsi e delle mie trame.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO ALBUM, DIONYSUS, E PERCHÉ?
Non ci sono canzoni tristi; la più sofferta è sicuramente Spiral Cage. È una panoramica sulle mie radici, sul mio primo incontro con il bdsm in giovanissima età, e dell’eterno ritorno di quei pattern comportamentali nella mia vita e attraverso quel che di esterno mi ha toccata. Una gabbia a spirale nella quale ho imparato a respirare e che mi rende l’essere umano sfaccettato che sono oggi, ma che indubbiamente ha segnato traumi, consapevolezze (forse troppo) precoci e uno specchiarmi con le mie radici complesso da accettare.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
Non ci sono canzoni felici, come diceva Tenco, quando sono felice esco. Trovo però che il brano più energico dell’album sia DD/lg, (sigla che sta per: Daddy Dom / little girl, pratica di age play) un inno alla devozione per una figura che guida e che traccia i contorni di una dinamica unica. Una figura che inevitabilmente rimanda a Dioniso, protagonista indiscusso dell’album.

IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Attraverso la consapevolezza, il brivido, l’adrenalina, e lo strascico di sensazioni corporee e mentali nelle quali ci si immerge ascoltando quel che creo, mi auguro di donare benessere in senso ampio, o quantomeno una buona dose di shock (ahahahhaha) nel caso gli ascoltatori in questione siano abituati ad un altro tipo di approcci sonori.

QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Sweet Love di Ghosts of Paraguay, The Spoils dei Massive Attack e Machine Gun dei Portishead.

Ecco Dionysus:

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