Jamila è una cantante toscana di origini algerine, classe 2001, che ha esordito con Frammenti, un album che è un flusso di coscienza, un’autobiografia musicale composta di frammenti sinceri e puri, immersi in brani di cantautorato pop al femminile. Frammenti sono brani che si muovono in equilibrio perfetto tra acustico elettronico, tra introspezione e voglia di condividere il più possibile con gli ascoltatori. Ne abbiamo parlato con lei.
QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Mi sento così tanto HypFi che ora che ho scoperto questo termine lo userò per rispondere alla domanda tipica “che genere fai?”.
QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO ALBUM, FRAMMENTI, E PERCHÉ?
In realtà forse le mie canzoni più che tristi le definirei nostalgiche, drammatiche e patetiche (nel senso ricche di pathos) perciò non saprei come rispondere. Al livello mio personale quella che mi rattrista di più è Cronache autunnali perché è scritta e dedicata ad una persona con cui non ho più contatti.
E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
La canzone più felice invece è decisamente… No scherzo nessuna è la più felice, però la meno drammatica potrei dire essere La dottrina delle piccole cose.
IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Anche qui è difficile che riesca a rispondere io perché non so bene come possano rendere effettivamente felice me, penso piuttosto mirino e derivino da una matrice che tenta di stimolare una riflessione.
QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Caravan dei Passenger è una canzone triste e nostalgica che mi ha accompagnata per vari anni della prima adolescenza; al secondo posto metto Maremma amara canzone popolare toscana fatta e rifatta, la versione di Nada mi fa sempre crollare. In ultimi direi Povero Massi della giovane cantautrice Valucre, che parla di una storia che mi ricorda quella di una persona a me molto vicina.
Ecco Frammenti:
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