Imagine è il terzo album di Aga, il progetto musicale del romagnolo Alessandro Antolini: tra echi di musica elettronica con forte influenza della new wave e del rock alternativo italiano degli anni novanta, il suo lavoro si snoda su 9 composizioni tra cui 6 brani inediti, 2 remix e un omaggio a cuore aperto ai Joy Division con un sound affascinante, imprevedibile, ipnotico, sintetico e a tratti onirico.

Insieme al suo album, è lo stesso Aga a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Imagine:

Daft PunkMake Love
Ascolti che ti catturano perché non viene detto nulla e senti di tutto. Di certo non il primo brano della discografia “daftpunkettiana” ma centrale nella mia voglia di comporre musica senza necessità di parola.

Brian EnoBy This River
La forma canzone minimale, semplice e ripetitiva che pone la centralità al testo.

Johnny CashHurt
La cover prende nuova vita portando l’ascoltatore ad una speranza che nell’originale è in minor rilievo.

MotorpsychoFeel
Un brano viscerale che con poche linee melodiche racconta speranza e malinconia senza che l’una prevalga sull’altra. La dolcezza del suono è in contrapposizione allo strumming chitarristico.

Led ZeppelinNo Quarter
Una voce fioca, il Fender Rhodes e il potente groove danno la soluzione al riff di chitarra. La psichedelica che mi ha fatto crescere durante gli ascolti sul letto della mia stanza. Facile sognare ad occhi aperti con questi ascolti musicali.

MorganAltrove
Canzone concreta all’italiana dal vissuto internazionale. Il “però” iniziale mi invogliava ad ascoltare le parole una ad una fino a cantare il ritornello come lietmotiv giornaliero.

Mac MillerThe Spins
Quando le parole sono tante ma il ritornello le semplifica e tutto prende via, solo all’ apparenza, con leggerezza. Genio anarchico purtroppo scomparso troppo presto.

Cocteau TwinsAlice
Il pianoforte sostituisce la chitarra ponendo l’ascolto su qualcosa già accaduto ma ancora misterioso. Capostipite del Dream Pop rimane un brano magico per la sua dispersione enigmatica senza trasformarsi in incubo.

Franco BattiatoL’animale
La maestosità degli archi si ferma all’inizio della prima parola. Cit. “Capire Battiato” è soggettivo, mai mi permetterei di dire la mia sulle composizioni del Maestro, quell’animale però è diventato in me un simpatico amico col quale condividere e condurre l’intera esistenza ponendo al centro la mia strada.

Primal ScreamKeep Your Dreams
Drum machine, loop station ed un carillon… sì, è incominciato il viaggio non solitario. Di Exterminator è l’unico brano dolcissimo: mi piacerebbe chiedere a Bobby Gillespie come mai, certo è che calza tutto a pennello.

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