Gerhard Kremer è il singolo di debutto dei Twick, una band formata da Vincenzo “Vik” Di Santo e Laura “Twelle” Morelli e caratterizzato dalla libera fusione di generi come rock, pop, alternative, hip hop ed elettronica. La band, che ha preso forma con l’ingresso di Filippo Maria Di Nardo e Lorenzo Marcozzi, si muove tra melodie accattivanti, testi riflessivi e una combinazione di suoni innovativi. Il singolo è uno sfogo liberatorio, una danza per tutti coloro che si sentono incatenati e gridano la propria libertà.
Insieme al loro singolo, sono gli stessi Twik a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Gerhard Kremer:
Nothing but Thieves – If I Get High
Questa canzone mi porta a immaginare la compagnia di nonna, ogni volta che la ascolto penso anche al rapporto che aveva con mia mamma e spero non sia mai andata via, penso al fatto che avrei voluto essere più presente e alle esperienze che avremmo potuto vivere ancora e mi prende un senso di malinconia e tristezza. (Twelle)
Sigur Rós – Untitled #1 (Vaka)
Mi sono imbattuto in questo pezzo 13 anni fa. Mi ha distrutto al primo ascolto. Un loop lento che già devasta di per sé, che ti cattura e vuole raccontarti di più. Poi arriva la voce di Jónsi, che prepara il tutto e quando arriva il falsetto.. boom. Si aprono i rubinetti e si inizia a piangere, non c’è nulla da fare. Devastante. (Vik)
Radiohead – Exit Music (For a Film)
2017, Firenze, uno dei concerti più belli della mia vita, con l’amata ex, silenzio assoluto durante l’esecuzione. Tempo che si è fermato. (Lor)
Bon Iver – Skinny Love
Colonna sonora degli ultimi 7 mesi, perfetta descrizione di un rapporto che sai andrà a finire male ma non stacchi la spina. (Lor)
Pearl Jam – Nothingman
I miei fratelli più grandi cresciuti a suon di grunge (malinconico per “costituzione”) me la facevano ascoltare che avevo poco più di un anno. Crescendo ho sempre pensando che quella melodia fosse molto triste, con il tempo ho anche capito che questa canzone incarna alla perfezione il rimpianto e il senso di solitudine che lasciano le relazioni interrotte. (Feel)
Muse – Screenager
La mia band preferita da ragazzino, ascoltarla mi faceva alienare da tutto il resto e mi credevo figo perchè era una canzone di protesta contro una generazione sempre più presa “dagli schermi”. (Lor)
Twenty One Pilots – Goner
Questa canzone nonostante la ascolti quando mi sento di essere incompresa e di avere una personalità sdoppiata, riesce a colmare quel vuoto che sento per avere un demone interiore, è come se quel demone trovasse un compagno e si prendessero per mano. (Twelle)
Radiohead – Reckoner
Un brano malinconico ma con un barlume di speranza. Ho sempre pensato che il momento perfetto per apprezzarla al meglio sia durante un viaggio in autobus, seduto nel posto accanto al finestrino mentre si osserva fuori. È notte. Gocce di pioggia sul vetro. Reckoner in cuffia, isolato dal mondo e via con la goduria. (Vik)
Il teatro degli orrori – La canzone di Tom
Pianto a dirotto, da mozzo fracico, al loro concerto a San Benedetto del Tronto nel 2009 (o 2010?), Capovilla sudato sopra le nostre teste dopo lo stage diving. (Lor)
Ministri – Una palude
La canzone che ho consumato per il distacco prima e la rottura dopo con una delle persone più importante della mia esistenza (Lor)
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