Victor Bomì è il progetto del torinese Andrea Torchia, da quasi 15 anni alla produzione di Funk Shui Project (che ha lanciato tra gli altri Willie Peyote). Il suo nuovo brano, Due onde, è una collaborazione con Luca, voce degli Ave Quasàr, che racconta: “Quando Andrea mi ha fatto ascoltare la sua strumentale descrivendomi l’immagine delle due onde che si scontrano a Grenen, ho capito che era uno spazio aperto sul quale lavorare e che i limiti di quello spazio erano già stati tracciati. Abbiamo un approccio molto simile rispetto alla produzione musicale e all’importanza che diamo alle varie componenti di una canzone”.

Insieme al suo singolo, è lo stesso Victor Bomì a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Due onde:

ApparatCaronte
La sua voce ti culla mentre gli archi aumentano di intensità ogni minuto, senza che tu te ne accorga, fino a esplodere in un finale tra i più emozionanti. Quando la sentii dal vivo rimasi fermo: immobile, ipnotizzato. Viaggio Astrale.

Thom YorkeDaily Battles
Lui è semplicemente “il maestro” nel prendere in mano le tue emozioni e trasformarle in qualcosa di più. Questo brano è la prova di come si può creare bellezza con il minimo indispensabile. Pura e perfetta interpretazione.

Marlene KuntzLa mia promessa
Non so per chi l’abbia scritta Godano, sua mamma, la sua compagna, un amico o a me.. difficile capirlo. Questa è una canzone che si cuce addosso a chiunque l’ascolti, sicuramente saprai a chi dedicarla e molto probabilmente gli darai un tuo significato; tutto giusto non esiste una interpretazione sbagliata. I Marlene ci mettono in mano le loro immagini, sta a noi comporre il nostro paesaggio con i nostri protagonisti.

John LennonJealous Guy
Quel maledetto giro di piano, ogni volta che inizia sento una porta che si apre dentro di me e fa corrente, una corrente forte. Tante le sensazioni che provoca, c’è dolcezza, malinconia ma anche senso di abbandono e fragilità. John era tutto questo alla fine.

MambassaCanzone d’odio
Psicologia in musica, così li definirei i Mambassa. Una band che meritava molto più successo di quello che ha avuto, la loro musica e i loro testi arrivano dritti al punto e descrivono benissimo gli stati d’animo le paranoie e le inquietudini di ognuno di noi. Questa canzone è un inno all’odio, ma l’odio quello “buono” che ti libera dal peso delle cose non dette, potrete sfogarvi e gridarle in faccia a chi vi tratta con superficialità, a chi vi usa e a chi si prende gioco del vostro amore. Rabbia e tristezza sono parenti stretti, ascoltatela e siate parte di questa famiglia.

RadioheadAll I Need
Cosa dicevamo di Thom York?! Non potevo non inserire anche i Radiohead che hanno creato non solo un genere musicale, ma anche formato/segnato una generazione con i loro brani carichi di inquietudine e riflessione. “All i need” vuole aprirci gli occhi facendoci nuotare nell’esistenza di chi ha poco, la meravigliosa voce di Thom ci fa da cicerone in questo viaggio verso la consapevolezza.

Nada SurfKillian’s Red
Una perla dentro una perla, una matrioska di meraviglia. I Nada Surf all’epoca erano meno conosciuti dei soliti Oasis, Blur, Coldplay e a mio avviso molto più interessanti, avevano una grande capacità di incanalare energia nelle loro canzoni e sbattertela in faccia o avvolgertela addosso come fosse una coperta nei momenti un po’ più tristi. Questo brano è la giusta via di mezzo tra una coperta calda e un pugno in pancia. “i’m putting this night down to bed ‘cause i was sitting at the bar…” Salute a tutti e viva la ciucca triste.

Yves TumorLicking an Orchid
Un brano spiazzante, sperimentale e pazzo. Sentito per caso anni fa, sapevo che questo ragazzo avrebbe fatto successo e così è stato. Lui è una sirena che con il suo giro vocale ipnotico ti attira a sé, sai di andare incontro a visioni distopiche e scure ma non puoi farne a meno. Quando lo ascolto mi sento nelle strade di una città buia, povera e con luci al neon a illuminarla in pieno stile steampunk. Il succo è: Non avere paura di soffrire perché magari poi scopri che ti piace quel tipo di dolore e non vorrai nient’altro.

DeftonesSex Tape
Sono cresciuto divorandomi i loro album. Alcune volte hanno questo modo straziante di esprimere amore e dolcezza sempre con tanta tanta malinconia e una energia che toglie l’intonaco nei muri se alzi un po’ il volume. Questa canzone in particolare ha un arpeggio di basso stupendo, vorrei averlo fatto io…

Kings of ConvenienceI Don’t Know What I Can Save You From
Se avessi un diario come le teenager loro sarebbero su ogni prima pagina del mese, tempestati di cuori colorati. Pochi gruppi mi emozionano come loro, sarà la loro voce sussurrata o le loro chitarre così gentili. Sanno confortarti e coccolarti… se sei triste ascoltali, fidati. Quando ho sentito live questa canzone nel loro ultimo concerto a Milano non ho avuto la forza neanche di fare un video, mi sono goduto le mie lacrime.

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