Piro è il progetto del romano Alberto Piromallo Capece Piscice: il suo primo album esce durante la pandemia, mentre il secondo si intitola Sintonia, un lavoro che ci accompagna in una profonda riflessione sul concetto di compatibilità, in un continuo susseguirsi di emozioni contrastanti. “Ogni brano dovrebbe farci chiedere quanto i protagonisti siano compatibili o meno, oppure in quale punto preciso si trovino all’interno di un’evoluzione di percorso più ampia”, così lo presenta Piro.
Insieme al suo album, è lo stesso Piro a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Sintonia:
Radiohead – Fake Plastic Trees
In una classifica delle canzoni tristi lei per me non è la prima, è il titolo. Lui ama lei, ma lei sta con un altro. Però lui è un chirurgo di polistirolo, lei Cenerentola di plastica nel mondo di plastica e il protagonista (forse una persona) un represso pentito di non aver agito al meglio. Fantastico!
Jeff Buckley – Lover, you Should’ve Come Over
La voce è un’escalation di dolore limpido che porta verso un’unica direzione: cosa darebbe per rivederla ancora lì.
Muse – Unintended
Lei è inaspettata, lei è la speranza di vivere la vita appieno, lei è forse quella che amerà per sempre. Tutto bello, ma tanto lei deve aspettare che lui rimetta prima a posto la sua incasinata vita precedente per poterla accogliere. Lui ce la farà? Lei aspetterà? Chissà.
Roberto Vecchioni – Le lettere d’amore (Chevalier de pas)
Questa canzone ci parla di tutti i rimpianti di Fernando Pessoa in punto di morte immaginati da Vecchioni e ci fa anche tornare la voglia di scrivere lettere.
Dalida – Ciao amore ciao
Più che la canzone in sé, la cosa più struggente è l’interpretazione che ne fa Dalida, dopo averla portata con Tenco stesso al fatidico Sanremo e con il quale peraltro aveva una qualche sorta di relazione.
Francesco De Gregori – Bene
Struggente, le immagini che evoca sono particolari e di tutti allo stesso tempo. Poeticamente ineccepibile.
Lucio Dalla – Cara
Lei giovane e svolazzante va a vivere la sua vita altrove, lui lì a raccontarsi i suoi “se solo lo avessi voluto”. Mentre sono entrambi fregati, darsi teneramente la buonanotte ancora è un’opzione.
Fabrizio De André – Verranno a chiederti del nostro amore
Ora che ci siamo lasciati come ci percepiremo reciprocamente io, te e le altre persone? Severa e dolce allo stesso tempo, nessuno ne esce bene e nessuno ne esce male, a parte chi è poi andato lì a chiederle delucidazioni e il nostro povero cuore.
Vasco Rossi – Anima fragile (versione dell’album Colpa d’Alfredo)
Molto concisa, la vita va avanti, le cose cambiano e noi cambiamo. Ma poi alla fine Vasco non dice più parole, urla e lo fa direttamente dentro al nostro stomaco.
Andrea Parodi – No potho reposare
Sul sottofondo della chitarra di Al di Meola, questo brano della tradizione sarda offre il meglio insieme alla voce di Andrea Parodi. Interpretazione indimenticabile. Il video di lui che la canta a pochi giorni dalla sua scomparsa è forse la cosa più emotivamente provante di YouTube.
Aggiungi un commento