Casx è il progetto musicale di Arianna Puccio, cantante milanese che spazia dal post-punk allo shoegaze e che nelle sue canzoni parla ai nostalgici, agli amanti del cinema, delle serie tv, della musica, ma sopratutto a chi almeno una volta si è sentito inadatto o pieno di difetti. Nessuno vuole essere mio amico è il suo album di debutto, in cui tra influenze dark e alternative, ha scritto la propria autobiografia musicale dove convivono infinite citazioni cinematografiche, ricordi e qualche rivincita.

QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE
Diciamo che cerco di essere una persona felice, la tristezza per assurdo mi aiuta a vedere le altre cose in modo più positivo. C’è da dire che camuffo molto, odio dare a vedere che sono triste ed è il motivo per cui ci ho messo un sacco a fare uscire CASX, perché sapevo che era un modo molto autolesionista di dire a tutti che non sto bene come sembra.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO ALBUM, NESSUNO VUOLE ESSERE MIO AMICO, E PERCHÉ?
La canzone più triste di Nessuno vuole essere mio amico è Melatonina, è la più difficile di tutte per me, non avevo mai ammesso ad alta voce di avere avuto un enorme problema con l’insonnia quando ero adolescente, per dire i miei genitori non lo hanno mai capito e so che quando ascolteranno questo pezzo molte cose saranno un pugno nello stomaco. In generale qui dentro ci sono due delle mie più grosse paure mai urlate: la paura di abbandonarsi al sonno per darsi l’illusione che la tristezza sia passata, e la paura tremenda che ho sempre avuto di affogare, nonostante io sia stata obbligata a fare 10 anni di nuoto e sappia perfettamente nuotare.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
Oddio non lo so se ce ne sono di felici ahah forse Posso tenerti con me, è sicuramente la più allegra anche a livello di suono e quella più positiva in termini di significato e di consapevolezza.

IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Credo che l’unico modo sia sentirsi meno soli, questo disco è un disco sui demoni che ho tenuto nell’armadio tutti questi anni e che però sono stati utili a farmi arrivare qui, più forte di prima. È un disco triste se te lo senti addosso, ma quando capisci che ho usato quella tristezza per non fare più gli stessi errori allora forse, e dico forse, puoi sentirti meglio. In generale spero che questo disco sia percepito principalmente da chi nella vita si è sentito solo o non compreso e chi ha paura dei propri pregi tanto da trasformarli in difetti.

QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
La canzone che più mi fa piangere e mi farà piangere per il resto della vita è Visions of Gideon di Sufjan Stevens, poi hanno ben pensato di metterla mentre Timothée Chalamet piange davanti al caminetto di Call Me By Your Name giusto per regalarci una tortura dell’anima in più. Poi sicuramente Wait degli M83, un altro bel pezzo per darci la mazzata finale. Infine Something di Julien Baker. Queste sono le prime che mi vengono in mente ma possiedo almeno 25 playlist su questo concept.

Ecco Nessuno vuole essere mio amico:

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