Casta è il progetto musicale di Alessandro Castagnoli (voce chitarra e synth), affiancato da Giorgio Caiazzo (batteria e pad): il loro sound è un caleidoscopio di influenze che vanno dalla musica afroamericana alle sfumature del jazz, fino all’rnb e all’hip hop anni 90. A 3 anni dall’EP d’esordio Straight Outta 1991 arriva Noise in the Hood: 8 brani per un disco dalle sonorità retro e malinconiche ma con l’intenzione di far ballare. Ne abbiamo parlato con loro.

QUANTO VI SENTITE HYPFI? CIOÈ, FATE MUSICA TRISTE MA SIETE PERSONE FELICI?
Assolutamente si, siamo persone felici che esprimono la propria felicità suonando melodie malinconiche in contesti assolutamente energici e ballabili! Direi che siamo maledettamente Hypfi!

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL VOSTRO ALBUM, NOISE IN THE HOOD, E PERCHÉ?
Molte delle canzoni hanno dell’amaro nascosto tra le parole e tra i ritmi nervosi e energici che caratterizzano il disco, ma quella più triste è sicuramente Doin’so, che parla di come ci si debba impegnare per dimenticare una persona che ti ha dimenticato, un po’ per necessità e un po’ per amor proprio, e di come farlo a volte possa essere più semplice di quello che sembra.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
Sicuramente On & On, in tutto. A partire dal ritmo passando per la melodia e il flow del cantato, il testo parla di con quanta facilità si possano ignorare e superare molti cliché legati all’inizio dell’età adulta, dell’essere padroni al cento per cento della propria vita.

IN CHE MODO LA VOSTRA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Non pensiamo ci sia un unico modo, potrebbe invogliare a ballare in momenti un po’ statici della vita, potrebbe donare un attimo di leggerezza in momenti pesanti da affrontare o magari qualcuno potrebbe ritrovarsi nei testi delle canzoni. Non ci focalizziamo troppo sul modo in cui la nostra musica potrebbe aiutare qualcuno, scriverla e suonarla di per sé aiuta noi e speriamo che la fuori ci siano persone come noi che possano goderne.

QUALI SONO LE VOSTRE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Questa è una domanda difficile, ogni giorno cambiano! Ora come ora potremmo dire If You See Her Say Hello di Bob Dylan, una canzone durissima che parla dell’accettare che la persona amata stia bene senza di noi, dell’accettare di stare male in nome della felicità altrui. Poi potremmo aggiungere Everybody Hurtsw dei R.e.m. e Tired of Being Alone di Al Green. Ma potremmo andare avanti fino a domani!

Ecco Noise in the Hood:

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