4est è un artista campano con un immaginario in cui troviamo riferimenti al futurismo, agli anni 80 e 90, alla computer grafica e ai videogame, il tutto con una sottile malinconia di fondo. Il risultato è l’ep Vaporwave, sicuramente un progetto originale di cui abbiamo voluto sapere di più parlandone direttamente con l’autore.
QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Sono una persona tristemente felice che fa musica felicemente triste. E comunque più che HypFi mi sento lofi, una rievocazione di suoni vintage, sporchi, rovinati, un po’ come me.
QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO EP, VAPORWAVE, E PERCHÉ?
Alieni è la traccia più triste dell’album, e sai perché? Perché non si parla di Alieni… È una fregatura, niente area 51. Ma poi se ci pensi attentamente per gli alieni, gli alieni siamo noi.
E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’EP?
Di sicuro Vaporwave. È il viaggio che tutti abbiamo fatto almeno una volta nella vita. Un trip allucinante sul divano di casa. Dagli 80 a oggi, in contromano sull’autostrada del marxismo.
IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Acquistandola sicuramente, si libererebbe dallo sporco danaro che ha in tasca! Non c’è atto più rivoluzionario e liberatorio.
QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Reality di Richard Sanderson, Careless Whisper di George Michael e Words di F.R.David.
Ecco Vaporwave:
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