Saint Cloud è il quinto album di Waxahatchee, di cui avevamo già presentato i singoli Fire, Lilacs e Can’t Do Much: già sappiamo che sarà uno dei nostri preferiti dell’anno. Sin dagli esordi, la cantante dell’Alabama ha sempre proposto un rock scarno e graffiante, con un suono e una voce inconfondibili. Con Saint Cloud ha messo da parte parte di quell’aggressività realizzando un album più riflessivo, vicino al folk e all’americana: ne è uscita una vera gemma, e abbiamo incontrato Katie Crutchfield, il volto dietro al progetto Waxahatchee, per saperne di più.

QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Molto, assolutamente sì!

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO ALBUM, SAINT CLOUD, E PERCHÉ?
Probabilmente Ruby Falls, che racconta di un amico morto per un’overdose.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
Fire, è una sorta di discorso motivazionale che faccio a me stessa, ma anche una canzone pop. Spero possa rendere più forti le persone che la ascoltano.

IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Le mie canzoni di solito vanno a finire nell’angolo più triste di un’ipotetica gamma delle emozioni, ma le canzoni tristi fanno sentire le persone meno sole e quindi in un certo senso più felici.

QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Sweet Old World di Lucinda Williams, Good Woman di Cat Power e 20 Something di Sza.

Ecco Saint Cloud:

ALTRE CANZONI DI WAXAHATCHEE SU HYPFI
Can’t Do Much (17.03.2020)
Lilacs (20.02.2020)
Fire (23.01.2020)
Chapel of Pines (17.07.2018)
Peace and Quiet (live, 16.09.2017)
Recite Remorse (08.08.2917)
Silver (08.04.2017)

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