Tia Airoldi è un musicista poliedrico e autore nato e cresciuto nella campagna milanese sulle sponde del fiume Adda, Marco Gilioli un polistrumentista, liutaio e pianista. Già fondatori dei The Please, sono all’esordio come duo con l’album Lullabies: ninne nanne per adulti, che accompagnano verso un mondo possibile, in cui ritrovarsi, perdonarsi, rallentare il ritmo per apprezzare quello che c’è di buono con una direzione pura e minimalista, dove i paesaggi sonori sono creati dal ricamo congiunto di piano, voce e chitarra, dai sapori old-fashioned. Ne abbiamo parlato con loro.

QUANTO VI SENTITE HYPFI? CIOÈ, FATE MUSICA TRISTE MA SIETE PERSONE FELICI?
Il concetto di tristezza è sempre molto personale e porta con sé qualcosa di più profondo, intimo. La nostra musica, più che trasportare l’animo verso un sentimento di felicità o tristezza, ha lo scopo di cullare le persone, regalargli un momento di serenità in cui ognuno ci può trovare quello che in quel momento vuole.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL VOSTRO ALBUM, LULLABIES, E PERCHÉ?
Almost forse è la canzone più malinconica. È una favola di un amore giovane, in cui ci si domanda cosa accadrebbe se ci si perdesse tra le braccia di qualcun altro. La dimensione del “Quasi” definisce un sentimento incompiuto, che tende a qualcos’altro.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
Tutto l’album è una serie di immagini rarefatte, che scivolano come nel risveglio che segue il sonno. In questo senso, Quincy è il brano più upbeat, più “felice” dal punto di vista ritmico. Anche Windows, con l’arrangiamento degli ottoni CJ Camerieri (Sufjan Stevens, The National, Bon Iver) ha una serenità che ci fa librare in alto nel cielo.

IN CHE MODO LA VOSTRA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Come sempre, semplicemente lasciandosi trasportare dalla musica, così che mezz’ora di suoni e voci possa ripulire tutti i pensieri della giornata.

QUALI SONO LE VOSTRE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Coast To Coast di Elliott Smith, Mad World dei Tears For Fears e Inverno di Fabrizio De Andrè, con bonus a Wicked Game di Chris Isaak.

Ecco Lullabies:

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