Bucossi è un cantautore romano, che nel nuovo singolo Guardare il mostro racconta una parte delle sue paure: una nuova ballata elettrica che sa di cantautorato internazionale e che si fa trascinante, un po’ per volta. Ci vuole coraggio per sentirsi leggeri nell’oscurità. Perché c’è sempre qualcosa che ci spia.
Insieme al suo singolo, è lo stesso Bucossi a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Guardare il mostro:
Radiohead – Exit Music (For a Film)
Oltre ad essere nei titoli di coda di un film bellissimo di quel genio di Baz Luhrman, mi sono autoconvinto che se ascolti dal vivo questa canzone con qualcuno , quel qualcuno farà per sempre parte della tua vita.
Placebo – The Bitter End
Il titolo è tutto un programma, a me fa tornare in mente le serate (nottate) infinite al circolo degli artisti, allo zoobar, al qube (and so on) e le case delle studentesse fuorisede durante l’università. In quattro parole i miei 20 anni.
Adriano Celentano – Azzurro
Lo so, non fa figo, ma quel vecchio vinile 45giri per me rappresenta l’infanzia, mi ricorda mio padre, le estati all’oratorio, il sole che fa le crepe al campo da calcio in terra battuta. Un mondo che non esiste piú.
Elliott Smith – Between the Bars
Canzone cupissima per me ha segnato la voglia di tornare a scrivere canzoni acustiche, folk nel senso americano del termine.
The National – Sorrow
Quando pur di non perdere qualcuno ti accontenti dei “Rag-and-bone sympathy”. Esempio da non seguire.
Eels – Little Bird
Bastano una danelecto e un microfono per far venire i brividi a fior di pelle. Il classico esempio di “less is more”.
Nine Inch Nails – Hurt
È commovente anche come Johnny Cash l’abbia fatta sua. Per chi non conoscesse Johnny Cash consiglio la sua biografia in forma di graphic novel.
Il teatro degli orrori – Lezione di Musica
Ho avuto la fortuna di passare una serata a chiacchierare con Capovilla e abbiamo parlato solo di politica e geopolitica, ma non ho avuto il coraggio di fargli i complimenti: non volevo sembrare ruffiano. Glieli faccio qui, questa canzone mi spacca il cuore in due. Immensa.
The Smashing Pumpkins – For Martha
La vulgata vuole che fosse una delle tante canzoni scritte da Billy Corgan per la madre. Anche senza andare a tradurre il testo, la perfezione assoluta degli arrangiamenti la rende straziante.
Blur – No Distance Left To Run
La canzone consolatrice per eccellenza di chi alla fine si arrende all’impossibilità di un amore a distanza. Ci siamo passati quasi tutti e l’amarezza che resta a volte si trasforma in capolavori come questo.
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