Dopo quasi quattro anni torna Alessandro Ragazzo con Piove, primo singolo di quello che sarà il suo primo full album di inediti, un lavoro in cui il cantautore veneto rispolvera il vecchio cantautorato italiano mischiandolo all’alternative anglosassone e i soundscape delle colonne sonore anni 60.

Insieme al suo singolo, è lo stesso Alessandro Ragazzo a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Piove:

Andy ShaufThe Magician
Negli ultimi due anni e mezzo Andy Shauf è stato l’artista che probabilmente ho ascoltato di più (insieme ai Radiohead), tra l’altro a Maggio di quest’anno sono andato a sentirlo a Parigi ed è stata la prima volta che facevo un viaggio solo per sentire un concerto; ovviamente è stato fantastico. Trovo che The Magician sia un brano magico e sinuoso, ma dietro alla magia dei suoni e dell’ arrangiamento si nasconda in realtà una malinconia e un’irrequietezza molto elegante, che non si fa notare, ma si fa sentire dentro.

RadioheadHow to Disappear Completely
Non sapevo bene che brano scegliere dei Radiohead, ma alla fine ho scelto How to Disappear Completely, perché quando avevo circa diciott’anni ero in un momento molto malinconico e di transizione della mia vita e ascoltavo questa canzone tutta notte girando per una Venezia deserta e immersa nella nebbia sognando di sparire nell’oscurità. Diciamo comunque che l’intera discografia dei Radiohead mi accompagna da quando sono adolescente in tutte le fasi più tristi della mia vita, quindi avrei potuto scegliere almeno altre cinque o sei canzoni loro.

i CaniSparire
Per me uno dei brani italiani più tristi degli ultimi anni, uno dei molti presenti nella fantastica discografia de i Cani. Trovo che Contessa, in questa canzone, sia riuscito ad evidenziare con grande lucidità e nichilismo la caducità della vita e allo stesso tempo a mettere in luce il fatto che in profondità pensiamo unicamente a noi stessi.

Keaton HensonLying to You
Quando sento la voce di Keaton Henson già mi viene da piangere, ma quando poi sento: “And your arms around me are keeping me warm, But baby, I’m still feeling cold”, il gioco è fatto. Trovo che questa canzone racconti bene la solitudine e il sentimento che si prova quando convivono in una stessa anima la voglia di-sperata di amare e l’impossibilità di condividere la vita con qualcuno.

Tim BuckleyPhantasmagoria in Two
Anche con Tim Buckley ci si poteva sbizzarrire nella scelta, ma alla fine ho inserito il suo brano che preferi-sco in assoluto. La sua voce e il suo dolore mischiate con un testo di questa profondità mi distrugge il cuore. Il verso “If you tell me a lie, I’ll cry for you / Or tell me of sin and I’ll laugh / If you tell me of all the pain you’ve had / I’ll never smile again” mi fa venire la pelle d’oca anche solo leggendolo.

Fabrizio De AndréVerranno a chiederti del nostro amore
A parer mio una delle grandi qualità di Fabrizio De André è saper descrivere in maniera assoluta, ovvero sempre attuale, le sfaccettature di alcuni sentimenti, momenti e angoli dell’animo umano. Qui parla della fine di una relazione in maniera così lucida e precisa che fa paura. Quando, dopo ogni rottura, ho ascoltato que-sta canzone, mi sembrava parlasse di quello che mi era appena successo.

“Andrai a vivere con Alice che si fa il whiskey distillando fiori
O con un Casanova che ti promette di presentarti ai genitori
O resterai più semplicemente dove un attimo vale un altro
Senza chiederti come mai
Continuerai a farti scegliere
O finalmente sceglierai”

Addio.

SokoWe Might Be Dead By Tomorrow
Ricordo che la prima volta che ho ascoltato questa canzone mi sono commosso senza capire l’80% del te-sto. Percepisco la malinconia intrinseca negli strumenti, nelle note e nella voce, oltre al titolo del brano che trovo molto suggestivo. Un brano che faccio fatica ad ascoltare per intero perché non resisto fino alla fine.

“I don’t want to judge what’s in your heart
But if you’re not ready for love
How can you be ready for life?”

Giovanni TruppiConoscersi in una situazione di difficoltà
Il modo iconico di buttare giù le parole di Giovanni Truppi mi fa sempre emozionare.
In questo brano in particolare penso tocchi un apice di dolcezza e profondità che mi spaccano il cuore.

“Se ti do la mia solitudine
Tu mi dai la tua solitudine”

Che altro c’è da aggiungere?

Lou ReedPerfect Day
La prima cosa che mi viene in mente quando sento questo brano è l’overdose di Mark Renton in Trainspotting, un film fondamentale che ho visto decine di volte. Perfect Day è una ballata che mi commuove e mi piace suonare e cantare nella notte, e mi fa emozionare pensare che la felicità, anzi la serenità, quella vera, possa veramente risiedere in azioni così comuni e normali.

The SmithsAsleep
In questa ninna nanna malinconia la voce meravigliosa di Morrisey racconta il desiderio di addormentarsi e non essere svegliato più, e io ci rivedo tutti quei momenti in cui non volevo sentire nulla, in cui volevo stare sotto le coperte e non pensare a niente, in cui avrei voluto dormire, forse per sempre, o forse semplicemen-te fino a che, aprendo gli occhi, non avessi trovato qualcosa a darmi sollievo e togliermi la pesantezza di dosso.

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