Il singolo d’esordio di Francesco Nava, Acqua, è andato direttamente nella nostra lista delle più belle canzoni italiane dell’anno. Ora il cantante milanese torna con Orfeo, un nuovo capitolo musicale viscerale, sentito e stratificato di influenze dove vince un immaginario dove uomo, voce e natura si completano.
Insieme al suo singolo, è lo stesso Francesco Nava a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Orfeo:
Sufjan Stevens – Fourth of July
Il dolce addio ad una madre assente, eppure amata. Questo pezzo è lancinante, meraviglioso, perfetto. La morte avviene senza lotta, combinando tristezza, rimpianto, accettazione e sollievo
Damien Rice – Delicate
Un sussurro, un pugno, una carezza.
Niccolò Fabi – Vince chi molla
Scegliere di non perseverare, di non ostinarsi sempre a trattenere, di imparare a lasciare andare. La mano che mi stringe la gola è la mia. Imparare a concedersi di mollare la presa anche quando ad aspettarci è la madre di tutte le paure, la morte. Non serve fare resistenza, vince chi molla.
The Cinematic Orchestra – To Build a Home
Ho inserito questo brano nel video per il quarantesimo anniversario di matrimonio dei miei genitori. Poi ho realizzato che la casa costruita nella canzone diventava polvere, ma era ormai troppo tardi per modificarlo. Quando ascolto To Build a Home mi sembra di galleggiare su una bolla che ti porta in alto, ti culla e poi ti lascia cadere sostenendoti nella caduta
Radiohead – Fake Plastic Trees
La decadenza di un mondo, di una società, di un amore fatti di plastica, espressa in questo modo così perfetto, mi fanno sentire meno solo, meno inadeguato, più vivo.
Big Thief – Paul
Questa canzone mi sembra una struggente esplosione potenziale. La voce di Adrianne Lenker è delicatamente perfetta, semplice, piena di dolore leggero.
Paolo Nutini – Iron Sky
Io al liceo che cammino a casa dalla stazione e vengo ucciso ad ogni nota urlata. “Freedom rain on me!” E magari piove e sento di star diventando grande. Che cuore grande, Paolo Nutini.
The Beatles – The Long and Winding Road
Lacrimoni e ancora lacrimoni. Per il brano, per il testo, per gli archi esagerati che tanto McCartney odiava, perché è la fine di un amore ma anche la fine dei Beatles. Bellissima.
Bon Iver – Flume
Spesso ascolto questo brano e tutto il disco For Emma, Forever Ago mentre torno a casa. Accendo l’auto, faccio partire la musica. E sento che fare musica nella vita è la cosa più bella del mondo.
Andrea Lazlo De Simone – Conchiglie
Surrealismo di un testo che avvolge il dolore, lo abbraccia e lo rende più leggero. Siamo solo conchiglie sparse sulla sabbia.
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