Danxgerous è il progetto solista di Daniela Mariti, già voce degli In June, band romana che più volte abbiamo ospitato su queste pagine. Keys è il suo primo singolo e racconta la paura di cambiare e di non riconoscersi più come persona da parte di una ragazza che entra nell’età adulta, con uno stile psichedelicamente pop che non può che affascinare.

Insieme al suo singolo, è la stessa Danxgerous a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Keys:

ParamoreMisguided Ghosts
Una delle canzoni più tristi della mia band del cuore. Sentirsi persi e allo stesso tempo avere la necessità di nascondersi dalla cattiveria del mondo, “pain is just a simple compromise”, la frase che mi spezza il cuore.

BoygeniusSouvenir
La chitarra malinconica ti prende subito il cuore, la voce di Julien Baker te lo stringe fino a toglierti il fiato, e la frase “When you cut a hole into my skull, do you hate what you see like I do?” Te lo rompe in mille pezzi.

Lucy DacusYours & Mine
La voce profonda di Lucy Dacus riesce sempre a toccare quelle corde di tristezza giuste. Potrebbe anche cantare la lista della spesa e sarebbe comunque un’esplosione di emozioni, per non parlare della sua penna così evocativa ed efficace nel raccontare le storie richiamando la poesia e i simboli.

Phoebe BridgersSmoke Signals
La mia canzone preferita di Phoebe Bridgers, una delle prime che ho scoperto e che mi hanno fatto innamorare di lei. Qui è la chitarra a dare quel tocco di oscurità che ti catapulta in una giornata di pioggia invernale, in cui sei bloccato in macchina senza ombrello e sei costretto ad ascoltare i tuoi pensieri troppo rumorosi.

Sara BareillesFloorplan (Tegan and Sara Cover)
Una cover che ha reso una canzone già triste ancora più devastante. Una versione alternative che ti fa comprendere a fondo il significato reale della canzone, di cui la voce di Sara Bareilles si impregna. Con poche parole, il dolore della perdita viene veicolato dai suoni e dalla vocalità. Ti lascia lì a chiederti come sia possibile.

Anya MarinaSatellite Heart
Una canzone minimal, ma estremamente efficace nel tentativo di farti scendere una lacrima. Quando poi entra l’ebow al minuto 1:10 la tristezza si conferma regina.

Joni MitchellA Case of You
Un classico. Senza Joni Mitchell probabilmente non esisterebbero la maggior parte delle canzoni elencate sopra. La sua penna è stupefacente, lascia a bocca aperta e l’armonia del brano lo rende perfetto da ascoltare nei momenti giù per crogiolarsi un po’ nel proprio dolore.

Regina SpektorHero
Oltre a essere la colonna sonora di 500 giorni insieme ed essere stata utilizzata in una delle scene più strazianti del film, Hero è uno dei capolavori di Regina Spektor che con la sua voce così speciale è capace di farti soffrire per ciò di cui soffre lei, e con questo ritratto dell’antieroe è perfetta per i momenti di auto-commiserazione.

Florence + The MachineSky Full of Song
Una di quelle canzoni che so per certo che mi farà piangere ogni volta che l’ascolto. La vedo come una sorta di preghiera, una richiesta di pietà dopo tutto ciò che ti capita, e un meccanismo di depurazione, grazie alla benedizione della voce della dea Florence.

MitskiI’m Your Man
Nuovissima aggiunta alla mia playlist di canzoni che ti distruggono. Con pochissimi elementi Mitski ti fa soffrire: la sua voce dolce e mite ti racconta la storia di un amore tossico e probabilmente finito male. Non puoi fare a meno di innamorarti della canzone, odiandola allo stesso tempo per le immagini terribili che evoca.

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