Boetti è un cantautore toscano che, dopo l’esordio del 2021 con Blue, torna con il singolo Colpa tua, che racconta i sensi di colpa causati dall’allontanamento dell’autore, che in questi anni ha cambiato casa e città più volte, trovandosi spesso da solo in compagnia della sua “cazzo di laurea triennale, dentro un monolocale”.

Insieme al suo singolo, è lo stesso Boetti a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Colpa tua:

BaustelleLa moda del lento
Il fatto che ci vogliano 100.525 anni perché ritorni la moda del lento già la dice tutta sul pessimismo di questa canzone. Si affrontano, in maniera anche un po’ autocompiaciuta, intrecciandoli, lo struggimento amoroso e il fastidio esistenziale. Ma questa purtroppo è la vita, “essere perduti oggi dura solo pochi attimi”. Il modo di salvarsi in qualche modo lo si trova sempre.

Bob DylanIf You See her, Say Hello
Di Dylan mi è sempre stata simpatica la sua antipatia. Parla di un amore finito e perso di vista, ma in terza persona, o meglio parlando di lei a un’altra persona. Si capisce che si sono amati tantissimo, clamorosamente in profondità, ma ognuno ha la sua vita – lui la sua musica. Il finale “Non sono così difficile da trovare, dille che può cercarmi se ha tempo” è una perla di perfidia sentimentale.

David BowieRock ‘n’ Roll Suicide
La voce di David Bowie/Ziggy Stardust qui fa fottutamente piangere. Siamo all’ultima canzone del concept album “The rise and fall of Ziggy Stardust and the spiders from Mars” e questa è la dichiarazione di un suicidio, non di Bowie ma del suo alter-ego. Il finale a squarciagola dice “tutti i coltelli sembrano lacerarti il cervello”, ma in realtà è il cuore di chi ascolta che viene fatto a pezzi.

Fabrizio De AndréUn malato di cuore
Già la poesia di Edgar Lee Master nell’Antologia di Spoon River è di una tristezza (dolce, ma triste) senza precedenti. La riscrittura di De André poi sublima ancora di più la morte di questo personaggio, Francis Turner. Non può bere alla coppa d’un fiato, si limita a guardare gli altri giocare – a farsi “narrare la vita dagli occhi”, e al momento di dare il primo bacio a una ragazza il suo cuore le resta sulle labbra.

Francesco De GregoriSanta Lucia
Un inno per tutti i disperati, quelli senza un punto fermo, morsi dai rimpianti e perduti nella tempesta della vita. “Santa Lucia!” è l’imprecazione di chi ci vede poco, in riferimento alla santa a cui hanno cavato gli occhi, ma diventa preghiera per i poveri e per “un ragazzino al secondo piano, che canta ride e stona perché vada lontano. Fa’ che gli sia dolce anche la pioggia nelle scarpe, anche la solitudine”.

Giovanni TruppiScomparire
Non so se Giovanni Truppi abbia una sorella dal “cuore di cristallo”, né se la presunta sorella di Giovanni Truppi soffra di depressione. Né m’importa di sapere i fatti privati di Giovanni Truppi, tante volte lui abbia sofferto o soffra di depressione. Sta di fatto che, nonostante il testo dica “nessuno che sappia dire questo dolore da dove viene”, ascoltandolo capisco esattamente tutto.

Leonard CohenFamous Blue Raincoat
“Sono le quattro del mattino, alla fine di Dicembre”, non partiamo benissimo. A New York fa un freddo cane, ma dopo tutto la vita è bella: nei locali c’è musica, l’aria è fumosa di sigarette e alcool. Questa canzone, il suo arpeggio essenziale – la voce ruvida di Cohen, mi fa pensare a un amico lontano, che adesso vive in Canada, e all’impermeabile che ovunque sia lo terrà sempre al riparo dalla pioggia e dal freddo.

Luigi TencoLontano, lontano
Dire che tutte le canzoni di Luigi Tenco sono tristi è un po’ come dire che Leopardi era pessimista. Entrambi parlavano di filosofia, quindi dell’esistenza, quindi erano fisiologicamente portati a soffrire. In questa canzone, però, le quattro strofe che parlano di amore perduto modulano armonicamente – cioè salgono ogni volta di mezzo tono. Questa “salita” mi trasmette un dolore pacifico, accettato serenamente, quindi mi dà forza.

Niccolò FabiFacciamo finta
Non possiamo fare finta che questa canzone parli solo d’amore. L’anima di Niccolò Fabi è così vasta che abbraccia più sfere e livelli d’interpretazione. Non c’è mai uno sguardo esclusivo verso l’interno, si interessa sempre dell’altro, degli altri (e della loro dignità umana), della persona amata. Una nuova assenza, che però per certi versi è “ancora sul nostro divano blu. Facciamo finta che poi ci abbracciamo e non ci lasciamo mai più”.

The SmithsThere is a Light That Never Goes Out
“Se un autobus si schiantasse contro di noi, morire al tuo fianco sarebbe un privilegio” è la dichiarazione d’amore più bella di sempre. Morrissey è dandy, quindi sofisticato e artistico (ai limiti del teatrale), anche quando parla del dolore. Vuole stare in giro, perdersi nell’esorcismo delle proprie paure e inquietudini, il più possibile lontano da casa con la speranza di non fare ritorno. Una sensazione che abbiamo provato tutti almeno una volta nella vita.

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ogni giorno, UNA CANZONE TRISTE. Perché non c’è niente di meglio che ascoltare qualcosa di triste, per provare a essere un po’ più felici.

E poi INTERVISTE, LIVE e PLAYLIST per una dose quotidiana di HypFi.