Nicola Marotta viene da Milano ed è un cantante e produttore, autore di brani per cantanti come Francesco Renga e Noemi già da diversi anni. La notte degli Oscar è il suo primo EP, un viaggio attraverso film mentali, un continuo salto tra le storie che ci accadono e quelle che magari immaginiamo nella nostra testa: come nella vita reale, a volte le due cose coincidono, altre meno. Ne abbiamo parlato con lui.

QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
In questo momento direi tanto. Le ultime canzoni a cui ho lavorato per il mio EP hanno un colore triste e malinconico, però sono molto felice per il fatto che finalmente l’intero lavoro viene alla luce.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO EP, LA NOTTE DEGLI OSCAR, E PERCHÉ?
La notte degli Oscar senza dubbio. Si riferisce a un’altra persona, ma in realtà è un pezzo che parla di solitudine. Per giunta, in una notte in cui la vita è stata una stron*a e nella tua testa pensi “beh almeno c’è lei a consolarmi” e invece quando esci dal tuo film mentale ti accorgi che sei solo. Più triste di così…

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DEL DISCO?
Credo Wembley: è l’esplosione dell’innamoramento e musicalmente è pensato per essere una festa.

IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
La mia musica nasce per raccontare delle storie e degli stati d’animo. Chiunque ci si rivede nel racconto, o come dico spesso, nel film della canzone, mi piace pensare che per un attimo si senta capito. E magari felice.

QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Le prime tre che mi vengono in mente e che fanno parte della mia playlist (non propriamente così triste) sono Povero cuore di Mobrici e Brunori, I Lost a friend di Finneas e, per finire, da estimatore dei Coldplay, non posso non citare Fix You in questa lista.

Ecco La notte degli Oscar:

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ogni giorno, UNA CANZONE TRISTE. Perché non c’è niente di meglio che ascoltare qualcosa di triste, per provare a essere un po’ più felici.

E poi INTERVISTE, LIVE e PLAYLIST per una dose quotidiana di HypFi.