I giocattoli sono sicuramente una delle nuove band più interssanti degli ultimi mesi. Avevamo già parlato di loro per l’uscita del singolo Il ragno, ma ora che è stato pubblicato l’album d’esordio, Machepretendi, ne abbiamo approfittato per fare una chiacchierata con Duilio, Chiara, Ernst e Davide: I giocattoli.
QUANTO VI SENTITE HYPFI? CIOÈ, FATE MUSICA TRISTE MA SIETE PERSONE FELICI?
Scriviamo testi malinconici e riflessivi, spesso accostati da musiche dinamiche e felici. Amiamo il contrasto. Siamo all’apparenza felici e spensierati, ma dentro abbiamo un po’ di tristezza!
QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DI MACHEPRETENDI? E PERCHÉ?
Probabilmente Frida. Perché è un brano che grida alla voglia di vivere.
E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
Astronauta, per certi aspetti. Ma pensandoci forse non abbiamo ancora canzoni realmente felici!
IN CHE MODO LA VOSTRA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Più che felici potrebbe rendere “comodi” o “morbidi” chi l’ascolta, facendo da “cuscino” musicale su cui poggiare la testa, riposarsi e crogiolarsi.
QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Duilio: Exit (Music for a Film) dei Radiohead, Scomparire di Giovanni Truppi, La canzone di Tom de Il teatro degli orrori
Davide: Venice Queen dei Red Hot Chili Peppers, Costruire di Niccolò Fabi, É quasi magia Johnny di Cristina D’Avena
Ernst: Il bel canto dei Ministri, Tira fuori le spine dei Blastema, If Not Now When degli Incubus
Chiara: Asleep dei The Smiths, Time of Your Life dei Green Day, Vieni a vedere perché di Cesare Cremonini
Ecco Machepretendi:
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