E’ appena stato pubblicato Fingere di essere ciò che si è, il primo album dei Cucineremo Ciambelle, band di Rimini che abbiamo già ospitato con i suoi primi tre singoli, Anatema, Spettro e Arancione. Affascinati dalla loro musica malinconica li abbiamo incontrati per saperne di più.

QUANTO VI SENTITE HYPFI? CIOÈ, FATE MUSICA TRISTE MA SIETE PERSONE FELICI?
Forse siamo un po’ troppo HypFi anche nella vita reale. Leo è quello che tiene di più la testa sopra l’acqua, ma in fin dei conti dovremmo lamentarci di meno.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DI FINGERE DI ESSERE CIÒ CHE SI È? E PERCHÉ?
La più triste, per ciò di cui parla e per come ho scritto il testo, probabilmente è Seppelliscimi. Nel primo verso do letteralmente le istruzioni su cosa fare del mio cadavere. Però quando abbiamo registrato il featuring di Bart ci siamo divertiti la faccia.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
Questa è una domanda difficile! Probabilmente Anatema, che è la meno triste.

IN CHE MODO LA VOSTRA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Dando un po’ di conforto a chi non se la passa benissimo, come tutte le nostre canzoni preferite hanno fatto con noi. E sapere che qualcuno comprende fa sentire protetti, anche se solo per poco. Per sentirci soli insieme!

QUALI SONO LE VOSTRE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Magnet dei Now Now, ipnotica. Your Hand in Mine degli Explosion in the Sky. About Today dei The National, che parte nella scena più triste di Warrior, che è il film che ha fatto più piangere Andrea insieme a Twilight 2.

Ecco Fingere di essere ciò che si è:

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