In attesa del suo esordio discografico, previsto per dicembre, abbiamo intervistato Hån, classe 1996 dalla Lombardia, una delle più sorprendenti rivelazioni di questo 2017 con il suo indie pop elettronico dall’ampio respiro internazionale. Nelle scorse settimane avevamo presentato i suoi singoli The Children e 1986, ecco come lei oggi ci racconta la sua musica.

QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Più che “triste”, sono una persona parecchio nostalgica. Questo non mi impedisce di vivere la vita da entusiasta, ho una curiosità enorme verso il mondo e questo mi mantiene “felice” per la maggior parte del tempo. Nella musica sto cercando in questo periodo di virare verso musicalità più movimentate, però tutto ciò che è malinconico mi affascina molto e non penso mi sentirei a mio agio a scrivere un pezzo privo di una sfumatura un po’ più scura.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE CHE HAI MAI SCRITTO? E PERCHÉ?
E’ una demo che ho registrato sul telefono, ad un certo punto dice “I wish I was dead”. Però non era intenzionale, mi è uscito seguendo la melodia. Penso non scriverei mai davvero una cosa del genere, non è quello che voglio comunicare, e sarebbe poco onesto.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE CHE HAI SCRITTO?
A dirti la verità faccio un po’ fatica a distinguere quanto una mia canzone sia triste o felice. Preferisco definire la mia musica “nostalgica”, perché non è né totalmente triste né totalmente felice. La nostalgia è un sentimento che ricorre spesso nei miei pezzi. Spesso non seguendo un tema unico dentro il pezzo, capita che una frase si riferisca a qualcosa di positivo e subito dopo sia seguita da una riflessione più pessimista. Ho la tendenza a parlare di cose diverse dentro una canzone, quindi non esistono canzoni felici né tristi per quanto mi riguarda.

IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Spero che qualcuno sia così incuriosito da un pezzo da andare a cercare il significato che magari non si coglie al primo ascolto. Sarebbe bello creare una connessione con le persone. Se non più felici vorrei si sentissero meno sole, sarebbe sicuramente un grande risultato.

QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Asleep dei The Smiths, All I Need dei Radiohead e Consequence dei The Notwist.

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