Qualche giorno fa abbiamo ascoltato Mercoledì, il nuovo singolo di Cassio, mentre oggi con lui abbiamo parlato del suo ultimo album, intitolato 19 Luglio 1944. Il trentenne livornese ha scritto un ritratto di famiglia con un sound che ricorda la scena cantautorale rock anni 2000 filtrata da suoni contemporanei tra elettronica e trap. Ne abbiamo parlato con lui.

QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Fondamentalmente credo che la tristezza sia, perlomeno per me, l’unica cosa che mi muove a scrivere delle canzoni decenti. Non è che non ami anche canzoni più allegre, ma direi che mi spostano meno. Non è neanche detto che chi scrive canzoni tristi sia effettivamente una persona triste, nel mio caso nell’arco di una giornata posso altalenare tranquillamente dall’euforia alla disperazione, come un moto perpetuo, ma non credo che una persona che mi vede da fuori mi etichetti come una persona depressa, semmai silenziosa, credo.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO ALBUM, 19 LUGLIO 1944, E PERCHÉ?
Beh ce ne sono diverse ma credo che Nonna e Vetro siano cinture nere di tristezza. Nonna è una canzone che a distanza di tempo continua a rompermi in un sacco di pezzettini piccoli, un po’ perché parla di una persona che non c’è più, un po’ perché mi ricorda chi sono io. È la canzone più triste perché spiega che la malattia è più forte dell’amore, e a spiegarlo è un tossicodipendente.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
È difficile, ma forse la canzone più felice dell’album è Italia, ma anche Last One. Entrambe regalano uno spaccato di vita che si potrebbe dire essere triste, ma lo fanno con lo sguardo disilluso di chi ormai si fa scivolare addosso tutto, in modo quasi tragicomico. Io sono di Livorno e a Livorno si scherza quasi su tutto, pure sulle cose brutte, un pp’ per esorcizzare, un po’ perché è meglio di piangere.

IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Credo che la mia musica possa rendere felice soltanto quelle persone che in qualche modo si rivedono in quello che dico, oppure potrebbe rendere felice qualcuno facendolo accorgere del fatto che c’è sempre qualcuno che sta peggio di te. Dev’essere un sollievo saperlo.

QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Tre sono troppo poche e difficili da scegliere, ma credo che nella top 10 ci sia senz’altro Vedrai vedrai di Luigi Tenco, Between The Bars di Elliott Smith e Hear You Me dei Jimmy Eat World.

Ecco 19 Luglio 1944:

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