Liz Lawrence è una cantautrice inglese, che negli ultimi mesi ha portato avanti un progetto singolare: non un album, ma una serie di singoli, la cui pubblicazione si è da poco conclusa con Woman, di cui abbiamo da poco parlato. Abbiamo incontrato Liz per parlare della sua musica.
QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Credo che le persone siano un mix di elementi felici e tristi. A volte le cose felici hanno un retrogusto triste e altre volte la tristezza può essere leggera.
QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE CHE TU ABBIA MAI SCRITTO?
Penso che potrebbe essere Chainsmoking, perché mi ricordo di essere stata molto triste quando la stavo scrivendo. Avevo una sorta di vuoto dentro che non riusciva ad essere colmato, nulla sembrava avere peso e tutto quello che facevo sembrava inutile. Era difficile dire a qualcuno che anche se me ne ero andata, li amavo e avevo bisogno di loro. Fumavo incessantemente con tanta ansia, e da lì viene il titolo della canzone.
E QUAL È QUELLA PIU’ FELICE?
Credo che The Good Part sia piuttosto felice per la sua energia, è in levare è ha un coro che la porta a crescere. Ha l’ambizione positiva di voler vivere al massimo.
IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
E’ bello sapere che non si è soli, e credo che scrivere canzoni sia un modo per cercare di essere sentiti e visti. Ascoltare musica in sintonia con te è un’esperienza intima che ti porta più vicina alla gente, ai luoghi e alle cose. Penso anche che sia importante riconoscere i propri sentimenti, e se sei triste e trovi musica che ti permette di accedere a quei sentimenti, è una cosa molto salutare e ti impedisce di tenere tutto dentro e sentirsi peggio. Ah e il senso dell’umorismo è importante, cerco di mettere anche umorismo nei miei testi, che sono tendenzialmente oscuri e asciutti.
QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Chelsea Hotel di Leonard Cohen, River di Joni Mitchell e I Wanna Dance with Somebody di Whitney Houston.
Ecco il doppio singolo The Good Part / Woman:
E l’intervista in lingua originale con le parole di Liz Lawrence:
ARE YOU HYPFI? I MEAN, IS YOUR MUSIC SAD BUT ARE YOU AN HAPPY PERSON?
I think people are a collection of happy and sad things. Sometimes happy things have sad flavours and sometimes sadness is light. I try to be an interested person, I try to see good in bad things and I try to exercise regularly.
WHAT IS YOUR SADDEST SONG?
I think Chainsmoking might be, because I remember feeling deeply sad when I wrote it. I had this big void like vacuum that just couldn’t be filled, nothing seemed to have any friction, everything I did just felt entirely pointless. It was hard to tell someone that, even though I had disappeared, I loved them and I needed them. I was smoking relentlessly with anxiety- that’s where the song title comes from.
AND WHAT IS YOUR HAPPIEST SONG?
I think The Good Part is pretty happy in its energy, it’s upbeat and has a big group vocal that is uplifting. It’s got a positive ambition within about wanting to live strong.
WHY LISTENING TO YOUR MUSIC SHOULD MAKE A LISTENER HAPPIER?
It’s good to know you’re not alone, I think writing songs is one way of trying to be heard and seen. Listening to music that resonates with you is an intimate experience that brings you closer to people, places and things. I also think it’s important to acknowledge your feelings, so if you’re sad and you find music that allows you to access that feeling it’s very healthy and stops you from bottling things up and becoming sick. Oh and sense of humour is important, I try to have humour in my lyrics that are quite dark and dry.
CAN YOU TELL ME YOUR THREE FAVORITE SAD SONG EVER?
Chelsea Hotel by Leonard Cohen, River by Joni Mitchell and I Wanna Dance with Somebody by Whitney Houston.
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