I Monolith Grows! sono una band modenese attiva da almeno una decina d’anni, che presenta il nuovo album Fear Makes You Pale, che ci introduce in un nuovo mondo oscuro e dal ritmo serrato, descrivendo come la paura prenda spesso possesso delle nostre vite e se non contrastata possa diventare la normalità, rendendoci “pallidi” e conformi. Ne abbiamo parlato con loro.

QUANTO VI SENTITE HYPFI? CIOÈ, FATE MUSICA TRISTE MA SIETE PERSONE FELICI?
Bé, dio, avvocato, felici… Scherzi a parte, la musica triste serve ad alzarmi dal divano, a dare il giusto peso alle cose e alle parole. La musica triste è un mezzo che fa funzionare le teste.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL VOSTRO ALBUM, FEAR MAKES YOU PALE, E PERCHÉ?
Credo che la canzone più triste sia al contrario quella con l’aria più fresca ed aperta: Undisclosed Light. Un sogno ad occhi aperti, un rincongiungimento non più fisicamente possibile.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
Faith’s Lips sicuramente. L’intro chitarra/carillon di Carmelo, il finale velocissimo, per non tralasciare il tema trattato nel testo, mi fanno pensare ad un sorrisino beffardo.

IN CHE MODO LA VOSTRA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Venite ai nostri concerti! Noi scriviamo canzoni pensate per il live e la socialità regala endorfine! Questo è il nostro primo obiettivo. Ed è anche per questo che il disco è rimasto sotto tanti punti di vista, condivisi da tutti noi, puro e grezzo, come la sala prove.

QUALI SONO LE VOSTRE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Molto poche tre ma cito: Release dei Pearl Jam, Everybody Hurts dei R.E.M. e Vecchi difetti dei Marta Sui Tubi.

Ecco Fear Makes You Pale:

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