Francesco Sbraccia è un musicista abruzzese, e anticipa il suo secondo album con il singolo Piove, un brano impreziosito dalla voce di Bianco, in cui la ricercatezza del testo e del suono vuole portarci dentro quell’attimo, in cui le suggestioni sonore si fanno olfattive e visive, prendendo forma in ricordi di un tempo indefinito.
Insieme al suo singolo, è lo stesso Francesco Sbraccia a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Piove:
Sufjan Stevens – Should Have Known Better
Questa canzone rappresenta la tristezza catartica. Mi aiuta a riconnettermi con me stesso, accettando il passato come inevitabile passaggio per arrivare al presente.
Simon & Garfunkel – Bridge Over Troubled Water (Live a Central Park)
La performance di Garfunkel, nonostante in quel periodo ci fossero tensioni con Simon che la canzone l’aveva scritta, è da brividi. E Simon si fa da parte affinché la meraviglia si realizzi. Mi ricorda di fare un passo indietro ogni volta che è necessario.
Niccolò Fabi – Vince chi molla
Parla di come a volte bisogna lasciare andare per essere veramente sé stessi. Un mantra per quando perdo di vista come restare fedele a me stesso, senza lasciarmi sopraffare dalle aspettative e dalla complessità del mondo.
Queen – Don’t Stop Me Now
Contrariamente agli studi che l’hanno reputata la canzone più allegra del mondo, Don’t Stop Me Now mi riporta a momenti di malinconia: mi fa pensare alle estati al mare, ai tempi in cui scoprii la mia passione per la musica immergendomici totalmente, al prezzo di alcune esperienze di vita. È un ricordo dolce, ma anche un po’ malinconico, che sa di inevitabile, con tutto quello che l’inevitabile comporta.
Radiohead – Nude
Mi porta in una sorta di atarassia, come una fuga di J. S. Bach o la meditazione. Slegata da ogni momento biografico, mi porta nel vuoto.
Nomadi – Io vagabondo
La ragazza che abitava sotto di me la ascoltava a gran volume nei pomeriggi invernali. Rappresenta quel sottile senso di angoscia che provo spesso durante l’inverno, quando il sole cala in fretta, il che mi ha sempre affascinato e turbato allo stesso tempo.
Alter Bridge – Broken Wings
Questa canzone ha segnato un periodo della mia vita in cui inseguivo sogni che in realtà non mi rappresentavano. È un promemoria delle volte in cui ho dovuto confrontarmi con le mie vere inclinazioni e desideri.
The Rolling Stones – Wild Horses
Mi riporta ai mesi trascorsi a imparare a suonare la chitarra acustica, quando cercavo di ricacciare il solo che Slash suona nella cover di Wild Horses nel live a Tokyo dei Guns N’ Roses. Sa di nostalgia.
Jeff Buckley – Grace
Per me questa canzone è Roma, una città in cui ho vissuto senza mai capirne appieno il motivo. È simbolo di un luogo meraviglioso che non riesce a colmare un vuoto interiore, un misto di bellezza e di confusione. In qualche modo le armonie senza riposo di Buckley ne sono una metafora musicale, ora che ci penso.
Rocking Horse – Sampei
Mi ricorda una persona, cui piaceva l’anime di Sampei, che morì di silicosi perché era un minatore, ma di cui ho l’immagine di pescatore e fabbricante di canne da pesca, passione che coltivava nel tempo libero. È difficile conciliare il proprio animo con le necessità della vita.
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