Joy Bogat è una cantante tedesca, che dopo due acclamati EP ci presenta Why Should We Lie, un singolo potente che pone una domanda di fronte alla quale non ci si può nascondere: “perché dovremmo mentire?”. Lo fa oscillando tra soul, RnB alternativo e indie, con tappeti di sintetizzatori e voci, spoken word e ritmi groovy che si intrecciano con una leggerezza giocosa che non ha eguali.
Insieme al suo singolo, è la stessa Joy Bogat a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Why Should We Lie:
Die Höchste Eisenbahn – Die Nacht übertreibt
Die Höchste Eisenbahn crea sempre una miscela speciale di stranezza e tristezza in cui posso immergermi. Mi ha accompagnato in numerosissimi viaggi notturni in macchina nel corso degli anni. Soprattutto nel periodo dopo la scuola, quando tutto sembrava più intenso e reale: di lì a poco ognuno sarebbe andato per la sua strada chiudendo una fase importante della propria vita.
Lianne La Havas – Everything Everything
Everything Everything è un brano che, tra le altre cose, parla di occhi tristi. Ricordo che quando ho sentito questa canzone per la prima volta all’età di 17 anni ha suscitato qualcosa di profondo dentro di me. Mi colpisce il momento in cui la melodia del ritornello sale, dolcemente ma con urgenza. Ancora oggi mi sorprende ogni volta. E gli occhi tristi spesso sono terribilmente belli.
Supreme Jubilees – I’ll All Be Over
Immagina che siano le cinque del mattino. Sei stata accidentalmente chiusa in un bar con una persona appena conosciuta. Lavora lì e tu la trovi affascinante. Chiacchieri, abbracci una situazione per certi versi assurda e concludi la serata ballando a braccetto con questa canzone in ripetizione, senza parole, ma con la consapevolezza di vivere un momento irripetibile. Una situazione destinata a finire.
Solange – Cranes in the Sky
Wow. Adoro quando la musica si mantiene semplice e quella di Cranes in the Sky crea abbastanza spazio per accogliere tutta la malinconia di cui canta Solange. Secondo me questo brano racchiude in sé molto dolore. L’ho sempre pensato, anche se questo non viene rivelato esplicitamente dal testo. Mi sono immedesimata in quel dolore, l’ho provato tante volte, da donna nera.
Ólafur Arnalds, Nanna – Particles
La musica islandese sa creare atmosfere davvero singolari. Penso sempre a come sia unica la vita lassù. Quando ho sentito per la prima volta questa canzone di notte, circa sei anni fa, stavo camminando vicino al Rummelsburger Bucht, a Berlino, e all’improvviso è come se mi fossi ritrovata in Islanda.
India.Arie – Healing
Ascolto India.Arie da quando avevo tredici anni e recentemente mi sono resa conto di quanto i suoi testi mi abbiano influenzato. Le sue parole trovano sempre qualcosa di luminoso in mezzo alla tristezza e alla pesantezza. Healing è solo un minuto di musica, ma per me è pura meditazione. Indipendentemente da quanto possa sentirmi a pezzi, questo brano mi colpisce, mi fa sentire compresa e mi ridà l’entusiamo perso.
Wir sind Helden – Kaputt
Sicuramente una canzone la cui tristezza emerge solo quando si presta attenzione al testo. I Wir Sind Helden sono con me fin dall’infanzia ed è una delle poche band di lingua tedesca che ascolto ancora regolarmente, perché ammiro la precisione con cui i loro testi sanno approfondire le cose più banali. Conosciamo tutti persone in difficoltà e probabilmente abbiamo abbastanza pezzi rotti dentro e intorno a noi. Per me questa canzone è sempre un buon promemoria del fatto che non c’è nulla di male a sentirsi incompleti e che c’è sempre una via di fuga quando qualcosa o qualcuno inizia a farci troppo male.
SZA – 20 Something
Nel 2018 sono andata al Festival Afropunk di Parigi in treno, da sola, e lì ho incontrato donne forti ed emancipate. Quando SZA è salita sul palco e ha cantato “Hoping my 20 somethings
won’t end, hoping to keep the rest of my friends, praying the 20 somethings don’t kill me” ha parlato a tutte noi nel profondo della nostra anima. Eravamo nel mezzo della nostra ricerca: tutte già da qualche parte e in nessun posto allo stesso tempo.
Skofi, Romc – Back and Forth
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