Dedalo è il nuovo album di Filippo D’Erasmo, cantautore torinese che dopo un EP e diversi singoli si cimenta in un lavoro di auto-psicanalisi in cui è impossibile non lasciarsi assorbire. Un album che, come lui stesso racconta, ha due anima: “La prima è quella delle canzoni più leggere e spensierate, polaroid di momenti che mi hanno in qualche modo emozionato. Questi brani hanno una forma canzone più spiccata, arrangiamenti energici e guardano più al pop. La seconda anima è quella dei brani più introspettivi ed auto terapeutici. In questi la scrittura è più grezza, come vomitata di getto per un’urgenza espressiva e gli arrangiamenti sono più cupi e scarni, funzionali a ciò che volevo esprimere nel testo”.

Ecco Dedalo:

Insieme al suo album, è lo stesso Filippo D’Erasmo a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Dedalo:

The National (feat. Bon Iver)Weird Goodbyes
Un brano bellissimo che ha coinciso con la fine di una mia relazione. Ascoltato in loop, mi ha distrutto.

RadioheadLet Down
Un cinismo distopico dalle atmosfere kafkiane.

John LennonMother
Grido di un figlio che prova a svuotare il suo cuore nei confronti della madre morta quando era piccolo.

I CaniIl posto più freddo
“Perché adesso la notte è finita e la droga è scesa
Ecco a voi la creatura più sola su questo pianeta
E i brividi vengono su dalle gambe al petto
Il posto più freddo è qui proprio dentro al mio letto
Ti prego rimani con me ancora un momento
Ti prego rimani con me fino a che mi addormento”

Le Luci della Centrale ElettricaC’eravamo abbastanza amati
Una poetica e straziante descrizione di un incidente stradale.

Brunori SasIl giovane Mario
Una storia proletaria che mi ha fatto scendere più di una lacrima.

BaustelleAlfredo
Una canzone basata su un triste fatto di cronaca, resa in un modo candido. Una storia tragica che plana sopra una musica allegra.

La scimmia nudaBernardo Soares
Una canzone lo-fi e auto prodotta che affronta il tema della depressione.

Francesco BianconiL’abisso
Una canzone intrisa delle confessioni di un uomo che si mette a nudo, guardandosi dentro con una lucidità disarmante.

Fabrizio De AndrèUn malato di cuore
Pochi seppero raggiungere la vetta con le parole come De Andrè. Ricordo la prima volta che ascoltai questo disco: frequentavo l’Università e mi trovavo sul treno per Genova, pronto ad iniziare una nuova settimana. Mi si riempirono gli occhi di lacrime per tutto l’ascolto del disco, che mi stava muovendo dentro qualcosa di grosso. Mi vergognavo talmente tanto di non riuscire a contenere le lacrime, che dovetti cambiare la carrozza del treno, che pullulava di conoscenti e coetanei.

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