Nother è il progetto solista di Stefano Milella, creato dopo anni di esperienza come produttore, batterista e compositore per documentari e film. Moon Leap è il progetto solista della cantautrice Alessandra Stella. La sua musica esplora l’equilibrio tra sonorità elettroniche e una vena malinconica con influenze pop. Insieme hanno pubblicato On The Edge of Getting Lost, un EP che affronta la complessità delle emozioni umane quando ci si trova sull’orlo della disintegrazione interiore. Ogni brano rappresenta una tappa di questo viaggio: tra consapevolezze dolorose, tentativi di resistenza e improvvisi slanci di speranza. Ne abbiamo parlato con loro:

QUANTO VI SENTITE HYPFI? CIOÈ, FATE MUSICA TRISTE MA SIETE PERSONE FELICI?
Nother: Direi all’98%, l’entusiasmo di creare una canzone struggente e che mi emoziona è uno dei contrasti che preferisco in assoluto quando scrivo e che mi rende felice. Per l’altro 2% sono triste e faccio musica triste per sentirmi meglio.
Moon Leap: Quando scrivo cose tristi è perché effettivamente lo sono. Quando sono felice, invece – come diceva Tenco – esco. Direi un 50%, solo per non sbilanciarmi..

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL VOSTRO ALBUM, ON THE EDGE OF GETTING LOST, E PERCHÉ?
Nother: Probabilmente What’s left of me per l’intreccio tra il crescendo musicale e vocale nel ritornello.
Moon Leap: concordo con Nother, What’s left of me ha un testo impegnativo, e parla di un’ipotetica persona incapace di definirsi e che ripone nell’altro la speranza di potersi rispecchiare e riconoscersi nel suo amore. È straziante e tenera allo stesso tempo.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
Moon Leap: credo sia Until you come back home. Non perché sia felice… La definirei la più leggera tra tutte, sia da un punto di vista sonoro sia per il tema trattato.
Nother: Anche se non esplicitamente, credo che racchiuda la felicità nel testo. Il senso dell’attesa, il momento in cui ci ritrova, questa immagine è per me la rappresentazione del desiderio di esserlo.

IN CHE MODO LA VOSTRA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Nother: Queste canzoni sono per me un posto in cui essere accolto, qualcosa che abbracci e ti dica “hey, ti capisco”
Moon Leap: Io mi auguro che chi ci ascolta possa sentirsi non solo compreso, ma anche spronato a guardare alle proprie fragilità non come delle mancanze, bensì come delle
opportunità tramite le quali esprimere se stessi e la propria unicità.

QUALI SONO LE VOSTRE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Nother: difficilissimo, ma le dico di getto senza pensarci. One step inside doesn’t mean you understand dei Notwist, Lover’s spit dei Broken Social Scene e Never is a promise di Fiona Apple
Moon Leap: Lover, Please Stay dei Nothing But Thieves, Rooting For You dei London Grammar e Fourth of July di Sufjan Stevens.

Ecco On The Edge of Getting Lost:

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