I Fuwah sono tornati, e con loro le sconfinate sperimentazioni noncuranti dei confini tra generi: Care è il secondo album della band, che per l’occasione conserva il meglio della
tavolozza utilizzata per l’esordio e la arricchisce con nuovi colori sempre più audaci. È un invito a riflettere sul mondo che ci circonda e su come ci relazioniamo gli uni agli altri, una narrazione toccante e profondamente umana. I Fuwah continuano a sorprendere, dimostrando una maturità artistica e personale che li rende una tra le nuove band più interessanti nell’odierno panorama italiano d’esportazione. Ne abbiamo parlato con loro.
QUANTO VI SENTITE HYPFI? CIOÈ, FATE MUSICA TRISTE MA SIETE PERSONE FELICI?
Siamo una band super felice, scherziamo molto insieme. L’album è pieno di energia propulsiva, a volte lo status quo del mondo non è “felice” ma non ci sentiamo sconfitti da questa cosa. Ci piace esporre temi a volte scomodi o definiti “pesanti” ma non per rimanerci intrappolati. Abbiamo una grande energia e crediamo nella forza dirompente dell’arte che porta cambiamento.
QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL VOSTRO ALBUM, CARE, E PERCHÉ?
Distant Sound, abbiamo scritto la musica e le parole durante la pandemia, questo è il pezzo più melanconico. Parla della distanza e di pensieri ricorrenti che sono intrappolati in una stanza. Detto questo durante la pandemia la cosa che ci è venuta spontanea da fare è sentirci due o tre volte alla settimana e comporre, questo sicuramente ci ha tenuto connessi e ci ha salvato.
E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
Ci sono elementi esplosivi di gioia in quasi tutte le tracce. Dal punto di vista delle parole probabilmente The Anchor, parla di amore con la A maiuscola, dell’abbandonarsi a quel sentimento, lasciare che le paure si dissolvano e della gioia di sentirsi profondamente se stessi.
IN CHE MODO LA VOSTRA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Non ci piace la frase “good vibes only” che spesso viene usata per dire, siamo felicissimi e senza pensieri sempre. É una delle bugie più bugie del nostro tempo. È bello parlare, discutere e confrontarsi su argomenti profondi, controversi, difficoltosi e farlo con un rispetto reciproco pazzesco. E poi farsi una risata mega alla fine. Questi sono i momenti che ci arricchiscono davvero. E nella ricchezza di quei momenti ci sono scambi veri con altri umani. Questa è una figata, questo ci rende davvero felici! Quindi spero che il nostro album porti la consapevolezza che insieme possiamo incontrarci, cambiare le cose, accettare/ci, prenderci cura e gioire insieme.
QUALI SONO LE VOSTRE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Verranno a chiederti del nostro amore di Fabrizio De André, To Live Is To Die dei Metallica, Shine On You Crazy Diamond dei Pink Floyd.
Ecco Care:
Aggiungi un commento