Laison è il progetto di Alice Silvestrini, cantante romana di cui avevamo già parlato per il singolo Ragazza romantica di Roma Nord. Ipnotica è il suo primo EP, in cui attraverso una narrazione intima e coinvolgente, esplora le diverse sfaccettature di sé, creando, musicalmente, un ponte unico tra pop e rock, arricchito da retro-influenze psy-sintetiche che accompagnano i passaggi tonali di questa ricerca interiore. Ne abbiamo parlato con lei.

QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Sicuramente sono un po’ più triste che felice nella vita, ma forse mi definirei più malinconica. Nella tristezza c’è sempre il rischio di caderci troppo, è un sentimento che per quanto negativo può dare una sorta di dipendenza.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO EP, IPNOTICA, E PERCHÈ?
Vetro. In Vetro mi sono messa a nudo, tirando fuori le mie fragilità: La paura di non vivere mai davvero perché bloccata a guardare la vita degli altri, come da un vetro che man mano diventa una gabbia. Rappresenta forse proprio la dipendenza di cui parlavo prima, perché in questa gabbia di vetro alla fine sono protetta da tutto ciò che avviene fuori.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’EP?
Direi Ragazza romantica di Roma Nord, ma non solo perché parla d’amore: è un invito a lasciarsi andare, a scappare via, liberarsi da quello che pensa la gente e vivere il proprio amore senza giudizio.

IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Non saprei, credo che si possano provare diverse emozioni ascoltando il mio EP: Vetro e la mia cover di Change (in the house of flies) sicuramente portano tutto in una dimensione più oscura, mentre Cactus, Chiara e Ragazza romantica di Roma Nord hanno dentro un’ironia che alleggerisce molto i temi.

5)QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Right Where It Belongs dei Nine Inch Nails, un testo che mi distrugge ogni volta: “What if all the world you think you know / Is an elaborate dream? / And if you look at your reflection / Is it all you want it to be?”. Sono concetti che ogni volta che mi entrano in testa faccio fatica a dimenticare. Futile Devices di Sufjan Stevens: le parole non bastano per esprimere come l’artista si sente, perché l’amore e tutte le altre emozioni che prova sono troppo forti. Questa canzone mi fa sempre commuovere, perché mi fa pensare a quella sensazione di aspettare il ritorno di qualcuno e non sapere come gestire il turbinio di emozioni che si prova. È un brano “felice” in realtà, ma trasmette anche tanta malinconia. Persephone di Tamino. Il mito di Ade e Persephone raccontato dalla voce profonda e sofferente di Tamino, forse il mio cantante preferito del periodo (un periodo che dura ormai anni!).

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ogni giorno, UNA CANZONE TRISTE. Perché non c’è niente di meglio che ascoltare qualcosa di triste, per provare a essere un po’ più felici.

E poi INTERVISTE, LIVE e PLAYLIST per una dose quotidiana di HypFi.