La monarchia è da un decennio una rock band toscana, che ha appena pubblicato il singolo Qualcosa di diverso: un inno a rimanere aggrappati saldi ad un’idea anche quando la corrente ci spingerebbe via, anche quando la cultura del successo alimentata dai numeri ci convincerebbe a mollare la presa.
Insieme al suo singolo, sono gli stessi La monarchia a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Qualcosa di diverso.
strong>Leo Ferré – Piccina
Piccina di Leo Ferré è un testo che trasuda malinconia e tristezza, ma lo fa con una delicatezza e una profondità che lo rendono ancora più emozionante. La canzone, pur nell’apparente semplicità di una dedica a una figura di “piccina” – che potrebbe essere una donna, una figlia o forse una persona speciale – è intrisa di un senso di perdita, di inevitabilità e di nostalgia. Ecco perché può essere considerata triste. A un livello più profondo, Piccina esplora anche la fragilità dei legami umani: la difficoltà di preservare qualcosa di puro, di tenero, in un mondo che tende a cambiare e a evolversi in modo inesorabile. Ferré sembra riflettere sulla difficoltà di mantenere intatti i sentimenti in un contesto che spesso minaccia di separare le persone, di distorcere la loro percezione reciproca. In definitiva, Piccina è triste perché, sotto la superficie di una dolcezza apparente, si nascondono temi dolorosi e universali come la perdita del tempo, il cambiamento inevitabile, e la distanza emotiva. Ferré ci fa riflettere su come, a volte, il legame più bello e delicato sia anche quello che ci fa più male, perché è il più difficile da trattenere.
Il teatro degli orrori – La canzone di Tom
La canzone di Tom è un brano che ci fa scontrare inevitabilmente con la morte. La naturale indifferenza dell’uomo verso le sofferenze degli altri si scontra con i sensi di colpa di non aver amato abbastanza. Tom è quell’amico, quel collega, quella persona di cui conosci i drammi ma non vuoi vederli. Tom è una società che sta male e che aspetta solo di essere salvata. Tom siamo noi quando ci sentiamo soli, ma talmente soli da essere a un passo dal baratro. La canzone di Tom ci mostra la nostra fragilità e il nostro fine ultimo, senza mezze misure e giri di parole. Una canzone che ci illude tutti di essere ancora vivi.
Lucio Dalla – Come è profondo il mare
Una poesia che sembra essere scritta da una persona che si è gettata nel mare più profondo della miseria umana. Dalla ci regala un’immagine dei nostri lati più tristi. Una canzone che vuole dare la voce a un’umanità straziata, che arranca verso qualcosa da conquistare ma che non riesce mai a ottenere e per farlo lotta fino alla morte, fino a fare del male, fino a trasformare il mondo in un luogo cattivo. Un mare di parole che ci fanno soffrire ma che sono necessarie per capire dove siamo e qual è la nostra missione come esseri umani.
Radiohead – No Surprises
La vita che ti schiaccia, la mancanza di felicità, la pressione di raggiungere risultati ad ogni costo e il desiderio silenzioso di finire tutto… I Radiohead ci vogliono regalare una canzone che racchiude tutte queste emozioni e con No Suprises cantiamo l’ultimo grido di ribellione contro una vita stanca che ci opprime. Un carillon di chitarra che costruisce una melodia leggera che sembra andare in contrasto con il messaggio forte della canzone, così come la frase del testo che dice di “non allarmarsi” difronte all’ultimo sforzo per finire tutto, esprime al meglio l’anima dei Radiohead di cui noi siamo attratti.
Phoebe Bridgers – Scott Street
Scott Street è una di quelle canzoni che ci ricorda da dove veniamo e riporta a galla ogni nostro rimpianto. Finiamo sempre per credere che possiamo abbandonare il passato e ciò che ci rende vulnerabili finché non arriviamo lì, in quel posto, con quella persona per poi accorgersi che è la sofferenza che ci ha reso quello che siamo oggi.
Niccolò Fabi – Facciamo finta
Facciamo finta è una canzone struggente e delicata, che riesce a evocare emozioni complesse con un linguaggio semplice e diretto. La tristezza di questa canzone non deriva solo dal tema della sofferenza, ma anche dalla consapevolezza dell’impotenza che abbiamo su alcuni avvenimenti della vita.
The Beatles – Eleanor Rigby
Spesso ci troviamo ad immaginare che vite abbiano le persone con cui incroci lo sguardo casualmente mentre cammini per strada. Immaginiamo il loro lavoro, immaginiamo la casa in cui abitano, le loro gioie e a volte anche le loro sofferenze. Le sofferenze soprattutto sono le più difficili da immaginare. Questa perla di canzone ci racconta di due persone che vivono entrambe una solitudine schiacciante di cui la gente che orbita casualmente intorno non sa niente. Vivono, o meglio sopravvivono, invidiando le vite degli altri e muoiono completamente sole. Una canzone che lascia la bocca volutamente amara ma che ci insegna a guardare l’altro in modo differente.
Brunori Sas – Bruno mio dove sei
Bruno mio, dove sei? è una canzone triste perché parla di un’assenza che pesa, di una ricerca di sé che sembra destinata a non trovare mai una risposta chiara. La solitudine e la nostalgia che emergono dal brano sono quelle di chi si sente smarrito, disorientato e incapace di trovare una connessione profonda con il mondo e con se stesso. È una canzone che riflette sull’impossibilità di tornare indietro, sull’impossibilità di recuperare ciò che è andato perduto, ma anche sulla speranza di ritrovare qualcosa di importante dentro di sé, anche se il percorso per farlo è difficile e doloroso. Brunori Sas, come sempre, riesce a trattare temi universali con grande delicatezza e onestà, creando un pezzo che, pur nella sua tristezza, è anche incredibilmente umano e che ci invita a confrontarci con le nostre stesse paure, perdite e domande irrisolte.
Fabrizio De Andrè – La canzone dell’amore perduto
La canzone dell’amore perduto di De André è triste perché esplora la perdita definitiva di un amore, un amore che non si può recuperare né rivivere. La canzone non è solo triste per la sua tematica, ma anche per il modo in cui De André riesce a rendere tangibile il dolore della perdita, la solitudine che segue e la consapevolezza che, sebbene l’amore sia passato, il ricordo di esso resta sempre, ma non può più donare felicità. La tristezza in questo brano è senza speranza, è il dolore del sapere che quello che era è ormai irrimediabile, e l’unica cosa che rimane è il doloroso ricordo di ciò che fu. De André, come sempre, riesce a trasformare un tema comune in una riflessione universale, rendendo questa canzone non solo triste, ma anche profondamente umana.
Appino – Rockstar
“Un tempo ero anche famoso, avevo una band, mangiavo fuori ogni santo giorno…” Sono le dichiarazioni di un perfetto fallito. Si, fallito. Ma chi di noi non lo è? Chi per seguire un sogno ha dato tutto, inevitabilmente si scontra con i fallimenti che ti affossano che ti umiliano, che ti insegnano. Ed infatti da questa canzone impariamo molte cose ma la prima fra tutte è che la vita ti innalza e ti affossa, sta a noi a vivere questi alti e bassi con la leggerezza di chi sa che in fondo per essere una vera rockstar dobbiamo saper accettare anche la tristezza del fallimento.
Aggiungi un commento