Disagio Vol.1 è l’album d’esordio di Proto, giovane cantautore leccese che propone la prima parte di un progetto per raccontare storie di vita attraverso un vero e proprio viaggio e che si ritrova in ogni aspetto della vita quasi come fosse una dolce condanna, a cui ci si arrende disarmati. Proto canta una vita che ha come costante una sensazione di disagio, a volte causata delle pressioni di un mondo che ti fa sentire ogni giorno sbagliato e amplifica le tue insicurezze, altre volte da tutti quei conflitti interiori e da tutti quei pensieri che non ti lasciano pace. Ne abbiamo parlato con lui.

QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Direi che è una definizione perfetta per la mia musica, spesso le mie canzoni più tristi le scrivo quando in realtà sono felice e viceversa. Mi sento molto HypFi.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO ALBUM, DISAGIO VOL.1, E PERCHÉ?
La canzone più triste del mio album è sicuramente Luci si spengono, parla di notti insonni, di pensieri per la testa, di solitudine, di insicurezze e paure che ti fanno toccare il fondo. È tutto così triste che più triste non si può.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
La più felice credo che sia Kebab, c’è un’atmosfera decisamente più spensierata, buffa e un po’ folle.

IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Quello che un po’ mi auguro è che la mia musica possa arrivare alle persone come un abbraccio, mi piacerebbe che questa musica facesse sentire meno sole le persone come me, della serie “siamo tristi, ma siamo tristi insieme che è più bello”.

QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Domanda difficilissima ma ci provo: Vedrai Vedrai di Luigi Tenco, Yesterday dei Beatles, Il paradiso dei calzini di Vinicio Capossela.

Ecco Disagio Vol.1:

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