Agua y Agio è un duo musicale formato da Akonkagua, cantante e produttore franco-argentino e da Adagio, pianista jazz italiano nato a Milano che viaggia attraverso diversi generi musicali. Insieme hanno debuttato con Milalma, un mix unico di generi, lingue e influenze che si stratificano, pulsano e si condensano in ritmi afro, e groove funk, e dove il jazz si fonde con la salsa, dance, funk e rumba. Ne abbiamo parlato con loro.

QUANTO VI SENTITE HYPFI? CIOÈ, FATE MUSICA TRISTE MA SIETE PERSONE FELICI?
Ci sentiamo piuttosto felici, o almeno senza dubbio ci rende felici fare musica in senso lato, scriverla come suonarla dal vivo. La nostra musica ha diverse sfumature malinconiche, anche se la percezione generale da parte dei nostri ascoltatori è di categorizzarla come felice e danzereccia.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL VOSTRO EP, MILALMA, E PERCHÉ?
Siamo indecisi tra Bienvenu e Un Attimo per motivazioni diverse. Bienvenu racconta una storia triste di immigrazione, una tematica che rende il brano semanticamente cupo, mentre la parte musicale, soprattutto nella seconda metà, esorcizza il testo facendo ballare chiunque la ascolti. Un attimo è invece un brano pregno di malinconia, quindi non esattamente triste, ma in questo senso la musica segue di più il significato del testo.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’EP?
Senza dubbio A mi manera che rappresenta un inno ad affrontare la vita a modo proprio, in maniera positiva, focalizzandosi sulla coscienza del sé. Il suo ritornello allegro ti rimane in testa e ti riporta sempre alla spensieratezza che vivresti in una spiaggia caraibica.

IN CHE MODO LA VOSTRA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Nella nostra musica, anche nei brani più malinconici, teniamo sempre delle parti ritmate volte a far ballare gli ascoltatori. In questo senso ascoltare la nostra musica lasciandosi andare dovrebbe rendere felici i corpi che possono muoversi liberi, guidati dal ritmo.

QUALI SONO LE VOSTRE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
A riprova delle molte anime di Agua Y Agio, mettiamo un trittico piuttosto eterogeneo. Iniziamo con Un malato di cuore di Fabrizio De André, ma ce ne sarebbero tantissime altre di De André che si meriterebbero di stare in questa classifica. Scegliamo questa in quanto parte del suo disco che ci piace di più, “Non al denaro, non all’amore né al cielo”. Formidable di Stromae è un brano tristissimo che non riusciamo a fare a meno di smettere di ascoltare, inoltre Stromae è per noi una grande fonte di ispirazione sonora. Infine Under the Bridge dei Red Hot Chili Peppers è un grande classico con il quale siamo cresciuti e che ha segnato tanti ricordi pieni di malinconia.

Ecco Milalma:

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