Federico Tarantino, in arte Dellamore, è un cantante palermitano, inizialmente conosciuto come Fre, nome con il quale ha collaborato con artisti del calibro di Emis Killa, Jesto, Hyst e MadBuddy. Siddharta è invece un singolo del nuovo progetto e racconta di una connessione potente e indomabile, nella quale due anime ribelli affrontano insieme le difficoltà della vita. Un brano che pone metaforicamente fine all’estate, dedicato agli ultimi romantici che non perdono mai la voglia di ricominciare.
Insieme al suo singolo, è lo stesso Dellamore a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Siddharta:
Raige – Mai
Questo brano, dell’album Tora-Ki, è un brano che ascoltavo sempre da teenager, quando avevo delusioni amorose. Ha una sua originalità nel testo che non ha eguali e la base ti entra dentro e ti fa aprire il rubinetto degli occhi. Il ritornello si ripete all’infinito, come una coltellata sempre sullo stesso taglio: “Mai, ci sono cose che sono per sempre, che non spegni mai”.
MadBuddy – Quando un giorno tornerai
Fiero di questo pioniere del rap Palermitano. Questa canzone trasmette una bellissima malinconia, permettetemi l’essimoro, grazie alle immagini che crea con le parole, grazie alle situazioni giornaliere, raccontate con maestria e sincerità disarmante.
Chad Kroeger (feat. Josey Scott) – Hero
Lo so, non rientra nel mio genere musicale, ma è bellissima. Colonna sonora del primo film di SpiderMan, il cantante dei Nickelback ci delizia con questa canzone abbastanza triste in quanto quasi anti-hero. Dice infatti: “Someone told me love would all save us, but, how can that be, look what love gave us, a world full of killing and blood spilling, that world never came, and they say that a hero could save us. I’m not gonna stand here and wait”.
Marracash – Crudelia
Quanto è bravo Marracash? Uno dei miei artisti preferiti. Con questa canzone, ci racconta una triste storia tossica, dove senza veli, si mette a nudo sul come lui sia caduto in quella trappola d’amore malsano, fino quasi a perderci la salute. Tristemente bellissima.
Fabri Fibra – Momenti No
La canzone triste per eccellenza. Anzi, chiamarla triste sarebbe come definire divertente l’urlo di Munch. E`pura paranoia, pura depressione, puro pessimismo, pura rabbia repressa. Una poesia contemporanea, anche se di ben 20 anni fa.
Caparezza – La Certa
La Certa in questo caso sarebbe la morte, l’unica cosa certa nella vita. Volendo essere pignoli, non è proprio tristissima, in quanto alla fine, il testo invoglia la gente a vivere la vita, dove Caparezza impersonifica la morte stessa dicendo: ‘’Guarda avanti, non voltarti, rubami il tempo possibile, pensami, non cercarmi.’’
Marracash – Dubbi
E rieccolo. Che ci possiamo fare. D’altronde Marr non ha paura di confidarci le sue paure, in questo caso, i suoi Dubbi. La frase più triste e bella: “L’amore? L’amore di cui parla? Cioè stringere una cosa forte fino a soffocarla? Un gioco in cui mi faccio male o faccio male a un’altra. Ho 40 anni e mai visto un legame che rimanga”. Tristemente bellissimo e vero.
Tiromancino – Per me è importante
Potrei chiudere qua il sipario. Una doppia dose di tristezza, grazie alla fantastica voce di Federico Zampaglione e ad un accompagnamento di piano strappa lacrime. Anche il video, fantastico. Una canzone che per me, non morirà mai. “…E il mio pensiero ti verrà cercare, tutte le volte che ti sentirò distante, tutte le volte che ti vorrei parlare, Per dirti ancora che sei solo tu la cosa che per me importante”. Piangi pure, puoi farlo.
Fabri Fibra – Idee Stupide
Rieccolo anche lui. Come avrete capito, non sono un grande fan dei rapper “yo yo la mia bitch, faccio money, mi faccio e spacco”. Amo vedere la fragilità dell’artista messa in musica, i suoi pensieri più cupi e tristi. Idee Stupide ne è un bellissimo e tristissimo esempio. Chi non altri, sennò Fabri Fibra, poteva iniziare una strofa dicendo: “A parte il rap, io sono un fallito, stacchi questa musica e son bello che finito”.
Timoria – Sole Spento
Con questa vi ho rimandato indietro nell’anno 2001, lo so. Ma anche questa, è stata una delle colonne sonore più tristi dei miei momenti più tristi da teenager. Non poteva mancare.
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