Carol è il progetto della bresciana Carolina Faraoni, che avevamo già conosciuto con il singolo Horse, mentre ora ha appena pubblicato il suo primo EP, dallo stesso titolo. Fortemente influenzata dagli studi jazz da un lato, e dall’altro intenzionata a giocare con il pop, passando da registri più dreamy ad altri più folk, presentandosi in vesti da indie-rocker più slacker in altri episodi, Carol esibisce in pieno il suo approccio al fare musica. L’EP celebra temi come la perdita e l’amore, calati all’interno di una nostalgia celebrata dalle chitarre e dai testi descrittivi anche di infatuazioni “impulsive”.

QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Non chiamerei la mia musica triste, mi piacerebbe usare il termine dreamy magari, a volte è malinconica ma non direi triste… cerco di accogliere tutte le emozioni anche quelle considerate più “negative” lasciandogli il tempo di decantare e spero che questo si rifletta anche attraverso la mia musica.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO EP, HORSE, E PERCHÉ?
La canzone più triste è How ‘bout you. È una canzone che parla di perdita, per cui non è stato facile provare per la prima volta a esprimermi su un tema così delicato; è sicuramente qualcosa che voglio esplorare di nuovo come scrittrice e produttrice in futuro.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’EP?
La canzone più felice direi che è Horse! Descrive uno stato sognante, una specie di bolla in cui ogni tanto mi ritrovo dove a volte sto anche molto bene, quando succede sono sempre momenti felici.

IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Penso che sia una musica che può evocare momenti felici legati al passato, io ho pensato tanto all’adolescenza per esempio. Mi piacerebbe riuscisse a mettere l’ascoltatore in quella bolla di cui parlavo, un posto sicuro senza giudizio.

QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
È veramente una domanda difficile, per me è quasi impossibile rispondere… ti dico quelle che mi vengono in mente sul momento: No Sleep No Dream di Gia Margaret, Sad Day di Fka Twigs e Between the Bars di Elliot Smith.

Ecco Horse:

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