Masu è una band toscana con la voce di Samuel Pellegrini, che parla di lotte e sconfitte, di gioie mancate e rimorsi sociali, di anestesie politiche ed esiti scontati. L’EP Dopamina per tutti racchiude “quattro canzoni che parlano di ognuno di noi, di quanto sia complicato rimanere se stessi, nonostante martellanti e alienanti inviti a fanatici alter ego e le continue contraddizioni della società”.

Insieme al loro EP, sono gli stessi Masu a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Dopamina per tutti:

Giorgio Gaber – L’illogica allegria
Avrei potuto sceglierne altre del signor G, ma ho scelto questa, la suono spesso a casa da solo, un po’ come un mantra mi canto spesso una parte del pezzo “… è come se improvvisamente mi fossi preso il diritto di vivere il presente”.

RadioheadNo Surprises
Questa canzone ha un sound bellissimo, geniale, è perfetta per prendersi un momento per se, mi riporta a quei momenti della vita dove hai bisogno di prenderti del tempo per metabolizzare.

Piero CiampiTe lo faccio vedere chi sono io
Fantastico Ciampi, sarà la toscanità, ma amo il suo modo di descrivere le situazioni di precarietà con questa voglia di scherzare. Triste, speranzoso e autoironico.

Luigi TencoVedrai, vedrai
Questa canzone Tenco la scrisse per sua madre, riesce sempre a emozionarmi.

Nine Inch NailsHurt
Ascolto questa canzone spesso, e non mi stanca mai, armonia fantastica, testo e interpretazione di Reznor sono da brividi tutte le volte che la sento.

VerdenaBalanite
Un pezzo che mi ricorda un periodo dove soffrivo per amore, trovavo spesso rifugio nei Verdena de Il suicidio dei samurai, tutto il disco fantastico.

Lucio BattistiAnima Latina
Non proprio un pezzo triste, se vogliamo malinconico, testo fantastico, la musica forse tra le più interessanti e belle di Battisti, “quando musica e miseria diventando cosa sola”.

BaustelleAlfredo
I Baustelle raccontano cosa successe ad Alfredo, il bambino di 6 anni caduto nel pozzo nel 1981, il fatto mise per la prima volta in moto la macchina della “TV del dolore”, affrontare il tema con questa dolcezza e intelligenza non è da tutti, la canzone sembra una ninna nanna, e questo è anche l’aspetto più triste se vogliamo, armonia semplice e diretta, capolavoro che ascolto
spesso.

Fabrizio De AndréLa domenica delle salme
Capolavoro del Faber, la sua visione apocalittica del nuovo mondo dopo la caduta del muro di Berlino, quella “pace terrificante” conseguenza della resa al pensiero unico capitalista, una canzone triste ma anche di protesta.

Il teatro degli orroriCazzotti e suppliche
“Cazzotti e suppliche, bestemmie e preghiere” come grida Capovilla nella canzone, vivere la contraddizione di questo mondo, un viaggio caotico e se vogliamo anche triste e un po’ disagiato che mi tira fuori una gran voglia di reagire.

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