Ascari (Franz Martin Ascari) è un compositore, cantante, pianista, performer e artista poliedrico, originario di Reggio Emilia, che fonde musica pop, musica elettronica, musica antica, neo-minimalismo e musica da film. Disco nostalgia è il suo nuovo singolo, il racconto di un giovane adolescente che si confronta con un mondo interiore costellato di paura e solitudine, e la sensazione di un mondo esteriore che sta bruciando o andando in pezzi.

Insieme al suo singolo, è lo stesso Ascari a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Disco nostalgia:

Fabrizio De AndréCantico dei drogati
Credo sia la prima canzone triste che mi viene in mente pensando a una canzone triste. Cantico dei drogati, per la sua musica e le sue parole, non è solamente triste: é un inno di disperazione universale, epica, nel cui ascolto ci potrebbe crogiolare per sempre.

Zef e Marz, Elisa, La rappresentante di listaTilt
Scoperta (e uscita) recentissima, da grande fan di Elisa non posso che essere sempre toccato da ciò che esprime la sua voce, in particolare questo brano rispecchia esattamente il mio stato d’animo attuale quindi lo sto ascoltando a palla perché risuona esattamente con le mie corde.

BaustelleCuore
Contenuto nel loro ultimo album, Elvis, Cuore è senza dubbio quello che mi ha colpito di più, anzi mi si è proprio scolpito nell’anima per la poesia del racconto e le immagini da esso evocate attraverso musica e parole. Una bellissima perla di tristezza.

RadioheadNo Surprises
Un classico che ha accompagnato la mia infanzia e adolescenza, una dolcissima ballad di addio cantata da una delle voci più struggenti del panorama pop-rock alternative, Thom Yorke, con una delicatezza e una perfezione che non mancano mai il bersaglio.

Franco BattiatoAtlantide
Un inno alla compianta civiltà di Atlantide, che il maestro Battiato uccide così sul finale in pochi lapidari versi: “In un giorno e una notte/ la distruzione avvenne,/ tornò nell’acqua,/ sparì Atlantide”, dopo averne cantato i misteri e le bellezze per tutto il corso della canzone. Basta già solamente l’incipit di archi per capire che si sta entrando in un territorio mitico e perduto, mi crea una nostalgia di quelle che serrano lo stomaco.

Nick Cave & The Bad SeedsBright Horses
Il secondo brano della tracklist di “Ghosteen”, che già di per sé non è una botta di allegria trattandosi dell’album che Nick Cave dedica alla morte di un giovane figlio. Includerei in questo decalogo probabilmente tutto l’album, o almeno la prima metà di esso, ma ho scelto “Bright Horses” perché, fra tutte, oltre ad essere una delle più tristi, a mio avviso è anche una delle più belle, qualità che ne enfatizza ulteriormente la tristezza. È un brano che lego ad uno dei momenti più felici della mia vita, che ho vissuto senza sapere che sarebbe stato l’ultimo di quel tipo, per questo la magia di quella felicità si è cristallizzata anche in uno dei ricordi più tristi della mia vita.

Julee Cruise, Angelo BadalamentiThe Nightingale
Ballad di una malinconia devastante, dolce fuori ogni misura, la musica di Angelo Badalamenti incontra la voce di Julee Cruise e da questo incontro nasce una stella, un universo parallelo, che ha il sapore di tutta la colonna sonora della celebre serie “Twin Peaks” del mio adorato regista David Lynch. Una canzone d’amore con retrogusto di lacrime fin dalle prime note.

Red Hot Chili PeppersCalifornication
Devastantemente bella, ha accompagnato la mia infanzia e prima adolescenza, all’inizio non capivo granché del significato, ma fin da subito ne intuii la portata vasta e drammatica. Se poi vi fossero ancora dei dubbi, l’assolo di chitarra elettrica prima della ripresa del finale li dipana tutti.

Chrystal Castles, Robert SmithNot in Love
Non c’é nulla di più romantico e triste di una dichiarazione di non amore. Se poi a cantarla è la voce senza tempo di Robert Smith, ciao proprio.

NadaSenza un perché
Prima di ascoltare questo brano, due anni fa, non conoscevo Nada, se non superficialmente per “Ma che freddo fa” e poco altro. Una forma canzone chiusa, circolare, disarmante nella sua essenzialità, mi ha subito preso lo stomaco e non ho mai smesso d’amarla. Per questa ragione, all’inizio di quest’anno io, Castelli e Luca Urbani ne abbiamo realizzato e pubblicato una cover in chiave synth-pop.

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