Brain Saga è un trio milanese che propone un’originale fusione di rock’n’roll e new wave: Computerized Vintage Music – Vol.I è il loro primo EP, quattro brani che sono piccole deflagrazioni tra lo-fi colorato, batterie e chitarre in coloratissima tensione graffiate da synth che, seguendo una certa – ottima – tradizione pop 80s, ci portano a spasso per gli spazi siderali.

Insieme al loro ep, è la stessa band milanese a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Computerized Vintage Music – Vol.I:

BronchoI Know You
Non è nemmeno chiarissimo quel che dice, ma importa solo ciò che lascia: la sensazione di malinconia intorpidita dell’aver vissuto un momento che non tornerà mai più. O magari quel momento l’hai mancato proprio, forse per un pelo. Comunque sia, in fondo è giusto così. Hai guadagnato la consapevolezza del suono che hanno i ricordi nel momento in cui rimangono in bilico fra realtà lontana e sogno liminale. Spoiler: nella ricetta ci sono palate di riverbero.

Johnny CashHurt
Ci sono poche cose nella coscienza collettiva che fanno emotivamente più male della morte della madre di Bambi. Questa è una di quelle.

Strange World
Più triste della canzone in sé, ci sono solo gli occhi del cantante e il fatto che abbia tirato fuori soltanto questa chicca.

The BeatlesEleanor Rigby
Archi struggenti e sconsolate immagini di irrimediabile solitudine, il tutto zuppo di grigia pioggerellina inglese. Alla finestra, sorseggi un buon tè di autocommiserazione.

Joy DivisionLove Will Tear Us Apart
La tenue pioggerellina inglese di prima si è trasformata in un diluvio implacabile. Solo che ora è dentro di te e non c’è ombrello che tenga.

The CureLovesong
La leggenda narra che si tratti del regalo di nozze di Robert Smith per sua moglie, ma non bisogna farsi ingannare dal titolo. Il coefficiente di tristezza è talmente alto che perfino Adele ne ha fatto una cover.

System of a DownRoulette
Di sicuro non un gruppo che ti aspetti di trovare in questa top 10, ma è proprio il ribaltamento dell’aspettativa che ti frega. In acustico, senza fronzoli e condita con un testo molto introspettivo, ti fa annuire per tre minuti non in segno di assenso ma perché sei in preda ad un episodio di empatia smodata.

VerdenaTrovami un modo semplice per uscirne
Questo brano sta alla tristezza come il salame piccante sta alla pizza: controproducente dopo, ma impagabile nell’immediato.

Rival SonsJordan
L’anno zero per il mondo delle ballad: c’è un prima e un dopo averlo ascoltato. Non ci sono tante parole per descriverlo, tutte quelle giuste sono nel testo.

Fleetwood MacThe Chain
“Sembra di stare in cucina mentre guardi i tuoi che litigano” commenta un utente su YouTube. Quando i Fleetwood Mac la suonavano, Stevie Nicks e Lindsey Buckingham si guardavano negli occhi, catalizzando un’energia che ha indubbiamente creato svariati buchi neri nella galassia dei cuori spezzati.

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