Colombo è l’alterego di Alberto Travanini, musicista e cantante bresciano che si divide tra classica e pop. Avevamo già parlato con lui dell’EP Where Children Strove, che ora però esce in versione deluxe con l’aggiunta della bonus track The Moon: un disco dedicato alle poesie di Emily Dickinson, dove ognuno dei quattro brani si riferisce a una poesia diversa con temi diversi.
Insieme al suo singolo, è lo stesso Colombo a consigliarci 10 canzoni che con la loro malinconia possano renderci felici, perfette da ascoltare subito dopo Where Children Strove:
Tamino – Indigo Nights
La miscela di suggestioni mediorientali e il cantato etereo di Tamino strappano il cuore. Questa canzone ha accompagnato tanti dei miei viaggi (manco a dirlo, soprattutto notturni).
Jeff Buckley – Lilac Wine
Questa traccia è una di quelle cover che hanno ricevuto una seconda vita; in questa, come in tutto l’album Grace, Jeff Buckley infonde tutto il proprio tormento interiore.
Maurice Ravel – Adagio assai dal Concerto in sol
Mi sono ispirato a questo brano per la title track del mio disco, Where Children Strove, credo che l’unione tra la prima parte pianistica e il successivo intervento dell’orchestra crei un’atmosfera malinconica e nostalgica senza precedenti.
Radiohead – The Tourist
I Radiohead sono una delle band per eccellenza di chi ascolta musica triste. Di canzoni c’è
l’imbarazzo della scelta, ma la prima che mi viene in mente è The Tourist. “Hey man, slow down.”
Niccolò Fabi – Costruire
Perché le cose non possono rimanere belle e vitali nel tempo? Perché una relazione, un’amicizia, un lavoro, non possono entusiasmarti sempre come il primo giorno? Il testo di questa canzone rappresenta la malinconia che ho provato più volte nella vita.
Verdena – Angie
“Prima o poi mi sparerai alle spalle, Angie”. Una canzone che è legata a ricordi precisi dei miei anni liceali.
Luigi Tenco – Vedrai vedrai
Ascoltare Tenco vuol dire ogni volta entrare in contatto con la sua storia, il suo dolore, la sua fine. “Vedrai, vedrai / Vedrai che cambierà”, e invece forse per lui non è mai cambiato.
The Cinematic Orchestra – To Build a Home
Una di quelle canzoni essenziali, perfette da ascoltare in solitudine, quando non vuoi in alcun modo tirarti su, ma anzi sprofondare.
Damien Rice – The Blower’s Daughter
“And so it is, just like you said it would be”. Da questa prima frase in poi, la canzone è un’ottima sfida a chi piange per ultimo.
Levante – Abbi cura di te
Una ballad d’amore che potrebbe essere non particolarmente originale e invece mi tocca
profondamente, con il suo mettere insieme la tristezza per una relazione finita e la consapevolezza dell’amore c’è stato, in un ondulante tempo in 3/4.
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