Guinevere è stata da subito sotto i radar di HypFi: il suo singolo Setting of the Sun è finito ai primissimi posti della classifica delle migliori canzoni tristi del 2022, e con ogni probabilità il successivo The Waves Are Calling Us lo sarà nel 2023. Quindi ora che è uscito il suo EP Running In Circles, un racconto circolare il cui suono si muove tra folk-rock intenso ed evocativo, toccando i territori del blues e del jazz e lasciandosi ispirare da artisti come Joni Mitchell, Nick Drake, Fleet Foxes, abbiamo parlato con lei per saperne di più.
QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Faccio musica triste dici? Non so se definirei “triste” la musica che faccio, a volte la sento molto colorata. Però sicuramente insieme a tante altre emozioni ha dentro anche un po’ malinconia, e in alcuni brani porta con sé la tristezza che avevo dentro nel momento in cui li ho scritti. Mi sento incerta anche nel definirmi “persona felice”, dipende anche da cos’è la felicità per te. Per me “felicità” significa sentirmi luce, sentire che tutto ha un senso più profondo, più alto, tutto è così come dev’essere e la mia esistenza assieme a quella degli altri è fondamentale, unica e meravigliosa. A volte mi sono sentita così e sicuramente punto a creare nella mia realtà presente e futura sempre più momenti felici. Quindi, per rispondere alla tua domanda: faccio musica che a volte esprime tristezza ma riconosco il valore e l’importanza della felicità.
QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO EP RUNNING IN CIRCLES E PERCHÉ?
Probabilmente Whirlpools, contiene tutta la tristezza, il senso di abbandono e solitudine e anche la rabbia che provavo nel momento in cui l’ho scritta. Era un momento difficile e molto poco felice della mia vita, penso che inevitabilmente porti con sé quel carico di pesantezza.
E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’EP?
Secondo me Running in Circles, nonostante il testo non tratti di argomenti felici. Ogni volta che la ascolto mi lascia un arcobaleno di energia dentro e mi fa venire voglia di correre e ballare urlando la libertà. Anche scriverla e produrla è stato divertente!
IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Parlando. Parlando al cuore di chi la accoglie dentro di sé. Che sia un brano triste, felice, euforico o rabbioso, la musica mi ha sempre fatto sentire capita e a volte mi ha aiutata più di qualsiasi terapia. Sentirmi vicina all’energia o al testo di una canzone ha fatto la differenza nella mia vita; se allo stesso modo la mia musica parla a chi la ascolta, potrebbe regalare un piccolo spiraglio di luce che lascia intravedere la possibilità di ritrovare un angolo felice nel mondo, chissà! Già anche solo questo sarebbe per me un grande traguardo!
QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Difficile scegliere, ma se proprio devo, direi Perfect Day di Lou Reed, Dawn Chorus di Tom Yorke e Please Won’t Please di Helado Negro.
Ecco Running in Circles:
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