Il compositore Vincenzo Parisi ha da poco presentato in prima assoluta Le désir du désir sans fin, una metafora musicale, un ménage à trois che ha coinvolto tre strumenti solisti – flauto, viola e arpa – in una personalissima celebrazione del giorno di San Valentino. Ne abbiamo approfittato per farci raccontare da lui (che ha anche un passato nella musica leggera, con i Kafka On The Shore) le 10 canzoni tristi perfette da accompagnarsi con la sua musica.
1. Leo Ferré, Il tuo stile
Tutto magnificamente tristissimo in questa canzone. Dal testo alla melodia all’arrangiamento alla voce di Leo Ferré che faticosamente canta in italiano.
Ricordo le scale di un vecchio palazzo a sud Milano, il sorriso di una ragazza mentre mi fa vedere come funziona un giradischi, le discussioni su quale fosse il tabacco migliore da fumare, questa canzone su cui era scattato il primo bacio, e un grande amore perduto tanti anni fa.
2. Jean Sibelius, Valse Triste, Op.44
Un valzer triste di nome e di fatto scritto da quel grandissimo compositore che era Sibelius. Una vita tormentata la sua, sappiamo che soffriva di depressione e ci dava assai dentro con l’alcool, tanto che finì per bruciare le partiture di intere sinfonie che mai potremmo ascoltare. Nel ‘76 il disegnatore Bruno Bozzetto prende ispirazione da questa meravigliosa composizione orchestrale per una delle sue animazioni presenti nel film “Allegro non troppo”: da vedere.
3. Maurice Ravel, Adagio assai dal Concerto in sol per pianoforte e orchestra
Inesorabile il pianoforte di Arturo Benedetti Michelangeli veleggia sopra le acque di questo sghembo valzer lento che racconta una storia chissà quanto antica, ho sempre pensato, e di cui si riassapora nel ricordo un profumo lontano, uno sguardo di sbieco indimenticato, qualcosa per cui Ravel magistralmente ci fa piangere già alle prime tre note.
4. Sparklehorse, It’s a Wonderful Life
La canzone manifesto di Mark Linkous aka Sparklehorse, grandissimo songwriter che si tolse la vita nel 2010.
5. Franz Schubert, Trio op.100 – Andante con moto
Kubrick era un gran conoscitore di musica, e nella colonna sonora di quell’incredibile dramma che è la vita di Barry Lyndon ci piazza anche questo movimento del Trio op.100 di Schubert. Tragicamente azzeccato.
6. David Bowie che canta America di Simon & Garfunkel
Ho scoperto questa canzone di Simon & Garfunkel nella versione di David Bowie, in un concerto che si tenne nel 2001 a Central Park, New York, pochi giorni dopo la caduta delle Torri Gemelle. Una ballata scanzonata in cui Bowie, alternando un accordo dopo l’altro con uno strumentino giocattolo (l’omnichord) come fosse in un’opera da tre soldi di Kurt Weill, canta versi di una malinconia infinita: “Kathy, I’m lost, I said, though I knew she was sleeping / I’m empty and aching and I don’t know why / counting the cars on the New Jersey Turnpike..:”
7. Arvo Pärt, Cantus in memoriam Benjamin Britten
Il lento slittamento di stratificazioni degli archi e i rintocchi di una campana per uno dei momenti più commoventi e tristi della musica degli ultimi cinquant’anni.
8. Maria Callas che canta Un bel dì vedremo di Puccini
Un bel dì, vedremo / Levarsi un fil di fumo / Sull’estremo confin del mare / E poi la nave appare / Poi la nave bianca / Entra nel porto / Romba il suo saluto / Vedi? È venuto!
Non aggiungo altro.
9. Rosa Balistreri, Mi votu e mi rivotu
Il canto di un prigioniero la cui origine è incerta, forse da Catania forse da Palermo forse da chissà quale altra parte della Sicilia. E la voce mitica di Rosa Balistreri. Che ci catapulta dritti nella disperazione di un uomo lontanissimo dalla sua amata.
10. W.A. Mozart, Lacrimosa (Requiem, op.626)
Chi riesce a trovarmi qualcosa di più triste del Lacrimosa di Mozart?
Ed ecco l’ultimo album di Vincenzo Parisi, Zolfo:
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