Vengono dall’omonimo quartiere di Milano, i Nolo, con l’idea di unire il cantautorato Italiano, con il mondo sonoro del pop internazionale. Dopo la vittoria della 34esima edizione di Sanremo Rock, hanno pubblicato un nuovo ep, Luminia, il ritratto di una generazione cittadina che si perde e si ritrova continuamente, una dichiarazione d’amore alla città di Milano. Avevamo già raccontato il singolo Le vite degli altri, ora ne abbiamo parlato con loro.
QUANTO VI SENTITE HYPFI? CIOÈ, FATE MUSICA TRISTE MA SIETE PERSONE FELICI?
Ci sentiamo in parte HypFi perché la nostra musica non è sempre triste. Ci piace cercare di trasmettere emozioni forti, intense, e spesso la malinconia è un sentimento molto diffuso, capace di collegarsi a tante anime pronte all’ascolto. Ma amiamo anche la gioia e la leggerezza che la musica pop è in grado di trasmettere.
QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL VOSTRO EP, LUMINIA, E PERCHÉ?
Sicuramente Le vite degli altri, una canzone sul doloroso confronto che facciamo ogni giorno (ovviamente spesso tramite cellulare) con le esperienze dei nostri coetanei, edulcorate dai social.
E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’EP?
La canzone più felice è sicuramente Metrò, dove il protagonista si innamora di ogni sguardo in metropolitana e immagina ogni possibile scenario futuro.
IN CHE MODO LA VOSTRA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
A noi piace pensarle come un percorso, dove uno lentamente perde controllo del veicolo, e si lascia guidare dalla musica e dai testi. Le nostre canzoni sono spesso per chi vuole lasciarsi andare.
QUALI SONO LE VOSTRE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Assolutamente Fix You dei Coldplay, The Long and Winding Road dei Beatles, oppure Strangest Thing dei War On Drugs!
Ecco Luminia:
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