Vedo il mondo un po’ sfocato è l’album di debutto di Nudda, cantante toscana classe 2000 che ha realizzato un viaggio in un universo fatto di segreti e confessioni racchiuse in testi introspettivi, sintetizzatori fluttuanti e basi taglienti in stile 80s. “Questo album nasce da uno sfogo, nasce per l’esigenza di tirare fuori tutte le emozioni e i pensieri che spesso tengo dentro, e di tutto ciò che non riesco a dire a parole”: così lo presenta Nudda, e ne abbiamo parlato con lei.
QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Diciamo che la mia musica rappresenta molto il mio stato d’animo, però sono contenta di fare canzoni tristi per persone felici!
QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO ALBUM, VEDO IL MONDO UN PO’ SFOCATO, E PERCHÉ?
La traccia più triste è sicuramente Farfalla, perché racconta più personalmente del mio passato.
E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
Forse Sottosopra, che parla di un’allegra medusa al contrario nel mare, che per non essere divorata si nasconde sui fondali marini. (Spero che letta così sembri più allegra)
IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Non saprei, magari perché in qualche brano un ascoltatore si può sentire a proprio agio e confortato.
QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
The Fear di Lily Allen, Obstacles di Syd Matters ed Everything I Wanted di Billie Eilish.
Ecco Vedo il mondo un po’ sfocato:
Aggiungi un commento