I Baseball Gregg sono Samuel e Luca, uno californiano, l’altro bolognese, e dal 2014 sperimentano tra pop e lo-fi. Al termine del 2021 hanno scritto insieme oltre venti brani, che saranno pubblicati in tre EP nell’estate del 2022. Il primo è Parrots & the Park, ispirato dalle letture di James Joyce ma al tempo stesso leggero nelle atmosfere e nelle musiche. Ne abbiamo parlato con loro.
QUANTO VI SENTITE HYPFI? CIOÈ, FATE MUSICA TRISTE MA SIETE PERSONE FELICI?
Sam: Ho molte emozioni. Sono triste 10 ma felice 10, e questo si rispecchia nella musica.
QUAL È IL BRANO PIÙ TRISTE DI PARROTS & THE PARK, E PERCHÉ?
Luca: il brano più triste dell’ep è Sottovoce, anche se forse triste è una parola forte, è un brano da fine autunno, inizio inverno, le giornate cominciano ad allungarsi, non va tutto così male.
E QUAL È INVECE IL BRANO PIÙ FELICE DELL’EP?
Sam: Direi Cilantro Grass, magari è la canzone più felice che ho mai scritto.
IN CHE MODO LA VOSTRA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Luca: non credo che sia il nostro mestiere rendere felice nessuno, noi dobbiamo semplicemente scrivere delle canzoni e poi le persone le recepiscono come preferiscono, non voglio forzare nessuna emozione a nessuno.
QUALI SONO LE VOSTRE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Sam: Case of You di Joni Mitchell, Through the Trees pt 2 dei Mount Eerie e Nightingales dei Prefab Sprout.
Ecco Parrots & The Park:
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